Il sindaco di Paternò, Mauro Mangano, scrive nuovamente al Prefetto di Catania per chiedere una risposta in merito ai problemi d’ordine pubblico.
Per la seconda volta nel giro di pochi giorni, il sindaco di Paternò, Mauro Mangano, fa sentire la propria voce, in rappresentanza della città intera, al fine di sollecitare l’attenzione della Prefettura di Catania in relazione alla questione sicurezza nel territorio paternese dove, negli ultimi giorni, si è verificata un’escalation di episodi di criminalità che ha sconvolto i cittadini.
Il sindaco Mangano ha così deciso di inviare, in data odierna, una nuova missiva al Prefetto di Catania, Maria Guia Federico, nella quale ribadisce la richiesta di un incontro con il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, per cercare di dare una risposta ai problemi di ordine pubblico. La lettera di oggi, segue a poca distanza la missiva datata 07 maggio 2015, nella quale il primo cittadino aveva già presentato le medesime richieste, ma alla quale non ha ancora ricevuto risposta.
«Ho deciso di rivolgermi nuovamente al Prefetto – spiega il sindaco Mangano – dopo aver sentito le sue dichiarazioni rilasciate alla stampa, nelle quali afferma che la richiesta di convocazione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza sarebbe stata fatta, da parte dell’Istituzione che rappresento, solo a mezzo stampa. Vorrei far presente alla dott.ssa Federico che non è affatto così e che rimaniamo in attesa di una sua risposta in merito alle istanze già presentatele, a nome della città intera, alcuni giorni fa».
A seguire, uno stralcio della lettera inviata oggi al Prefetto da parte del sindaco:
“Mi rammarica avere sentito le sue dichiarazioni in merito alla richiesta di convocazione del comitato per l’ordine e la sicurezza, che, secondo quanto da lei affermato, non si fa attraverso i giornali, lasciando intendere che sia stato usato questo canale e non quello corretto ed ufficiale di una comunicazione scritta a Sua Eccellenza.
Le allego quindi la richiesta che avevo inviato il 7 maggio 2015, ancora rimasta senza risposta, pregandola di leggerla, per poterne valutare il contenuto e lo spirito. Come sindaco della mia città mi sforzo di rappresentare lo Stato, anche quando ho la dolorosa sensazione che in Italia il significato di questa parola sia sempre più debole. Mi sforzo di rappresentare lo Stato e di trasmettere ai nostri concittadini la consapevolezza che, anche laddove le condizioni oggettive rendono difficile il lavoro delle istituzioni, delle forze dell’ordine, mai viene meno la passione, la convinzione, l’impegno nell’affermare i valori affermati dalla Costituzione”.
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