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Presentato il libro di Placido Lavenia su S. Barbara: pubblico qualificato ed interventi opportuni

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Sono trascorsi tre anni da quando  il Rotary Club Paternò-Alto Simeto realizzò il restauro dell’altarino edicola di Santa Barbara sito in via Strano a Paternò. L’intervento stimolato dallo zelo del cav. Tartaresu, fu eseguito su progetto dell’ing. Lavenia, socio del club, che coordinò i lavori e fu anche  invitato a preparare un libretto per descrivere le fasi dell’intervento ed includere alcune notizie agiografiche della martire per una conferenza da organizzarsi per la presentazione del restauro appena eseguito. Per ragioni diverse la conferenza non si tenne e il libretto non fu mai completato…anche perché si arricchiva, di volta in volta, di nuovi contributi. Il tempo passò e si arrivò alla sua presidenza del Club,  e sin dal passaggio della campana, Lavenia annunciò di voler ultimare il lavoro a suo tempo iniziato  e quindi presentarlo per dare un piccolo contributo, alla conoscenza,  alla divulgazione di una devozione più illuminata verso la santa Patrona di Paternò, città in cui vive ormai da quasi vent’anni.  La conferenza di presentazione del libro,  a conclusione dei festeggiamenti di fine maggio, per la ricorrenza di “Santa Barbara delle rose”, ha suscitato un grande interesse, dimostrato dalla folta partecipazione di un pubblico attento che ha gremito la chiesa di Santa Barbara.  L’incontro, moderato con perfetta cadenza dalla Prof. Francesca Coluccio, si è arricchito di diversi contributi e spunti interessanti presentati da P. Magrì e P. Alì, dall’intervento dell’ass. alla cultura del comune di Paternò Valentina Campisano, dal maestro Barbaro Messina, ed infine dai due past governor del Rotary, Concetto Lombardo, ufficiale di Marina, e Salvo Sarpietro, socio del club di Paternò. Il Libro,  consta di due parti: la prima oltre a descrivere la vicenda agiografica di S. Barbara, rivisita la vicenda della martire come prodromica del trionfo cristiano e presenta la vergine di Nicodemia come modello attuale di donna moderna nella società e nella vita odierna.  Si analizzano successivamente i simboli dell’iconografia di S. Barbara e i diversi patrocini. Segue una attenta disanima sui luoghi che si contendono le sante reliquie, secondo le diverse tradizioni e le varie fonti ed un excursus sulla venerazione e la devozione di S. Barbara in Italia e nel Mondo. Di poi un capitolo riguarda il culto a Paternò e la descrizione dell’intervento di recupero dell’altarino. La seconda parte del libro ha una valenza iconografica ed illustra S. Barbara nell’arte e nelle immagini, in questo contesto di pluralità agiografica…. e, a conclusione dell’incontro, l’autore ha proprio evidenziato come l’arte, il perdurare nei secoli dell’immagine nel continuo rinnovarsi del fluire della storia, compie il miracolo di sustanziare in un’unica singolarità la vicenda terrena di Barbara, perché ciò che potrebbe essere diversificato nella vicenda terrena (con riferimento alle ipotesi di non una, ma diverse S. Barbara), diventa univoco nell’evidenza sensoriale dell’immagine artistica che diventa lo strumento sensoriale universale che travalica i tempi e che pone ancor oggi la bellezza come incanto, che reca gioia a chi la contempla.
Il libro che è arricchito da una introduzione dell’Arcivescovo di Catania Mons. Gristina, dalla presentazione del sindaco della Città di Paternò, Mauro Mangano,  e dalla prefazione della prof. Francesca Coluccio, rivela accanto ad una meritoria acribia filologica, un cuore palpitante di segni rivelatori. Incontrare Barbara tra le pagine del testo non comporta solo
la ricostruzione della memoria storica  della Santa martire, ma la consapevolezza di riconoscere una donna straordinariamente moderna che attingendo coraggio da una grande fede va incontro alle conseguenze del suo forte sentire.
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