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Randagismo a Paternò. Parliamo di numeri.

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Il randagismo a Paternò è da tantissimo tempo considerato una “piaga” del paese.
Il problema è stato arginato negli ultimi anni dalle associazioni locali che con sterilizzazioni e adozioni hanno limitato il diffondersi esasperato della crescita numerica di cani.
Cosa sta facendo attualmente il comune di Paternò per i randagi paternesi? Parliamo di numeri.
Sono attualmente circa 46 i cani ospitati dal canile a cui il comune paternese si affida. Ognuno di essi, per essere mantenuto, costa ben 1500 euro all’anno (70000 euro l’anno in totale ).
Cosa sta risparmiando il Comune?
Le sterilizzazioni dei cani che si trovano attualmente sul territorio paternese, se dovessero essere pagate dal Comune tramite il canile, costerebbero minimo 500 euro ciascuna comprendendo microchip, operazione e ricovero postoperatorio.
Grazie ai volontari delle associazioni locali e alla collaborazione dei vigili urbani,  questo non è gravato interamente  sulle spalle del Comune in quanto l’intervento di sterilizzazione è avvenuto a carico dell’ASP veterinaria,  mentre il ricovero e le cure post operatorie a carico dei volontari.
Nel 2015 le sterilizzazioni avvenute sono state circa 70, un grandissimo numero (ancora in crescita per quest’anno) che si può apprezzare sopratutto se ci si rende conto di quanti randagi sarebbero altrimenti nati se queste sterilizzazioni non fossero state eseguite.
Si parla di un risparmio di più di 35000 euro portato dalle associazioni di volontariato nei soli primi 9 mesi di questo anno.
Vogliamo soffermarci sul fatto che il randagismo non è un problema delle sole associazioni di VOLONTARIATO che fanno parte del nostro territorio ma di tutti i cittadini. Il risparmio ottenuto sarebbe ancora più evidente   se  si smettesse di abbandonare gli animali.
C’è chi crede che la piaga sia il RANDAGISMO, noi crediamo che la piaga sia l’IGNORANZA di chi abbandona, di chi non sterilizza e di chi non permette a Paternò di crescere civilmente. L’auspicio è, inoltre,  che in tempi brevi sia attrezzato il terreno concesso dal Comune  alle associazioni di volontari ( a giorni sarà firmato il protocollo d’intesa), per consentire il ricovero provvisorio dei randagi.
Ricordiamo infine  che iscrivere il proprio cane all’anagrafe canina è un atto dovuto per legge (L.R. 15/2000) ma è anche un atto di responsabilità e di amore nei confronti dei nostri animali, che consente il ritorno a casa dei cani smarriti con un sistema di tracciabilità sicuro, nessuna tassa è prevista per i proprietari dei cani.
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