il 23 novembre 1980 un sisma di magnitudo 6,9 della scala Richter colpì la Campania centrale e la Basilicata centro-settentrionale. Un minuto e 30 secondi che rase al suolo interi paesi provocando circa 3000 morti, 9000 feriti, 300 mila senza tetto e 150 mila abitazioni distrutte, interi paesi isolati per giorni. A 35 anni di distanza, il ricordo di quella giornata e delle settimane che seguirono, caratterizzate da uno Stato impotente dinanzi al disastro, incapace di coordinare i soccorsi, nonostante lo sforzo immenso messo in campo dai volontari, è tutt’altro che lontano.
Lo Stato italiano manifestò tutta la sua incompetenza, come fu denunciato dall’allora presidente Pertini :”Non vi sono stati i soccorsi che avrebbero dovuto esserci. Ancora dalle macerie si levavano gemiti, grida di disperazione dei sepolti vivi” (Sandro Pertini)
Per i terremotati la vita non è più ritornata quella di prima; tanta gente non ha più avuto l’opportunità di avere una casa.
Irpinia, il ricordo 35 anni dopo
il 23 novembre 1980 un sisma di magnitudo 6,9 della scala Richter colpì la Campania