Sabato scorso si è conclusa l’undicesima edizione del Premio internazionale di giornalismo Maria Grazia Cutuli, organizzato in primis dalla famiglia Cutuli e dal Corriere della Sera presso il Cineteatro Eliseo a Santa Venerina. Tra i vincitori vi è anche la ventiquatrenne catanese, Giorgia Lodato, che ha sbaragliato la concorrenza nella sezione tesi, con la sua ultima “fatica” accademica “Raccontare la guerra cercando la pace”.
Per la giovane catanese la conquista del premio in memoria di Maria Grazia Cutuli (uccisa quattordici anni fa in Afghanistan) rappresenta un traguardo di spicco, come la stessa afferma: “Avere ottenuto questo importante riconoscimento per la mia tesi di laurea è per me motivo di grande orgoglio, innanzitutto perché da catanese sento vicina la figura di Maria Grazia Cutuli, che proprio in questa città ha mosso i suoi primi passi verso questo mestiere, e poi perché da donna provo una sorta di “responsabilità” nel fare emergere figure che per il giornalismo di guerra hanno dato anima e corpo, spesso sacrificandosi per la ricerca della verità, del dialogo fra popoli, della pace. Mi auguro che il suo modo di fare giornalismo, guidato dalla passione più che dalla ricerca dello scoop a tutti costi e della lotta “all’ultimo like” come oggi purtroppo avviene nella maggior parte dei casi, sia d’esempio e d’ispirazione per tutti quelli che vogliono avvicinarsi a questa professione, non per forza in territori di guerra, ma anche nella propria città”.
Cultura e società
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