ZonaFranca

Santa Barbara, ultimo round (si spera…)

Autore:

Condividi

Santa Barbara 2015. Stamani, a Palazzo Alessi, la conferenza stampa dell’Amministrazione comunale e del Comitato per i festeggiamenti patronali. E’ stata l’occasione per chiarire molti retroscena e per evidenziare, ancora una volta i dissapori che aleggiano all’interno del Consiglio Comunale.
A tenere l’incontro c’erano il sindaco di Paternò, Mauro Mangano, l’assessore alla Cultura, Valentina Campisano, il presidente del Comitato, Gaetano Amato, il vicario foraneo, don Enzo Algeri e i parroci della Chiesa di Santa Barbara, don Salvatore Magrì e don Nino Pennisi.
«Abbiamo sentito la necessità di convocare la stampa anche alla luce degli avvenimenti che hanno, purtroppo, in parte distolto l’attenzione dalla festa stessa, una festa che con tanta cura e passione è stata organizzata – ha spiegato l’assessore Campisano -. Essendo quella legata a Santa Barbara non solo una manifestazione religiosa, ma anche un momento in cui la comunità riscopre la propria identità e le proprie tradizioni, abbiamo deciso, insieme al Comitato, di allestire un ricco calendario di eventi culturali, che hanno accompagnato ed arricchito i momenti liturgici, e sono stati particolarmente apprezzati dalla città. Mi riferisco, ad esempio, alla I edizione della Notte Bianca Barbarina, messa a punto insieme alle associazioni culturali, alle mostre fotografiche a Palazzo Alessi, alla mostra temporanea del maestro Verna alla Galleria d’Arte Moderna ed ai tanti altri eventi che hanno riscosso un amplissimo successo di pubblico. Dal punto di vista organizzativo, ci siamo mossi con largo anticipo per impegnare le somme necessarie per l’installazione delle arcate luminose, che quest’anno sono state allestite ben prima che iniziassero i giorni clou della festa, e hanno interessato zone della città normalmente escluse. Tutto ciò con lo stesso impegno di spesa degli anni precedenti, grazie all’utilizzo delle meno dispendiose lampade a led. In ordine all’episodio dell’inchino delle “varette” – ha continuato l’assessore Campisano -, in qualità di assessore alla Cultura mi preme anzitutto sottolineare la pronta e forte reazione mostrata dalla città intera, oltre che dall’Amministrazione, dal Comitato e da tutte le forze politiche che operano in città. È innegabile che certe realtà, purtroppo, a Paternò esistono, ma è altrettanto giusto evidenziare il dato positivo di una comunità che, unita e compatta, mostra la propria volontà di condannare con forza e pubblicamente certi gesti – ha concluso l’assessore».
«Come ha sottolineato l’assessore Campisano, quella di quest’anno è stata un festa perfetta dal punto di vista organizzativo – ha detto il sindaco, Mauro Mangano -. In merito all’episodio che ha riguardato i due cerei votivi, vorrei elencare i provvedimenti presi dal Comune: nell’immediato, la sospensione del rimborso per i portatori delle due “varette” bloccate dal provvedimento del Questore; abbiamo inoltre inviato delle richieste di rettifica per quelle testate giornalistiche che hanno diffuso delle informazioni errate rispetto all’episodio. Non si tratta di minimizzare, ma è giusto che l’Italia sappia, ad esempio, che non era una banda comunale ad eseguire la musica che ha accompagnato l’ “inchino”, che il gesto non è stato compiuto durante la processione religiosa del 4 e 5 dicembre, ma giorno 2, quando le “varette” girano per la città liberamente e che nessuna “folla festante” ha accompagnato i due cerei, ma al contrario, c’è stata una ferma reazione da parte della città dinnanzi a quei fatti. L’Amministrazione ha deciso inoltre di disciplinare ulteriormente l’organizzazione della festa, che tuttavia possiede già, da molti anni, un suo regolamento interno, che stabilisce, ad esempio, un controllo dei portatori delle “varette”, essendo questi destinatari di un rimborso da parte del Comune. Vorremmo quindi, per il futuro, regolamentare ulteriormente il percorso effettuato dai cerei giorno 2 dicembre e stabilire, di concerto con il Comitato, regole più precise nella scelta dei portatori, chiedendo anche la collaborazione delle forze dell’ordine. Infine – ha concluso il sindaco -, per il 2016 faremo in modo che l’impegno di spesa per l’organizzazione delle festa di Santa Barbara sia svincolato dalle scadenze amministrative relative all’approvazione del bilancio, in modo da poter lavorare con più serenità».
Nel corso della conferenza, il vicario foraneo, don Enzo Algeri, ha letto un lungo comunicato, di cui si propongono alcuni stralci: «La vicenda della ballata del cereo è certamente da condannare. Tutti i paternesi sappiamo che ciò non è accaduto il giorno della festa ma il 2 dicembre. Tutti, perciò, ci rendiamo conto della sproporzione fra i fatti e la risonanza mediatica. È ingiusto non ricordarsi di tutto il lavoro pastorale fatto dai Parroci di Santa Barbara per purificare la festa patronale e renderla sempre più un evento di autentica religiosità popolare. Pensiamo che dobbiamo cogliere l’occasione per avviare, a proposito della festa di Santa Barbara, una maggiore sinergia fra le istituzioni per porre rimedio a situazioni inaspettate come quella accaduta quest’anno. Da parte della Chiesa assicuriamo di continuare, in collaborazione con le forze dell’ordine e le autorità preposte, a perseguire ciò che contamina lo spirito genuino della festa».
Non sono mancati, dicevamo, anche altri  interventi : il Presidente del Consiglio Laura Bottino, il botta e risposta tra il consigliere Valore e il presidente del Comitato dei festeggiamenti, Gaetano Amato,  l’invito del consigliere Virgolini  a costituire una Fondazione e gli stessi  giornalisti,  indignati per le polemiche scaturite proprio in questi giorni a proposito della risonanza mediatica che il gesto dell’inchino ha scatenato. E con questo speriamo di mettere un punto alla questione e non perché non sia grave l’episodio dell’inchino che condanniamo fermamente ma perché, al di là delle accuse,  oggi  forse, ci aspettavamo un atteggiamento più responsabile da parte di tutti.

Ultimi Articoli