Capite bene che la permanenza di un albero di Natale nei locali scolastici quando Natale è ormai solo un ricordo sarebbe un reato federale se fossimo uno Stato federale? Capite bene che simili nefandezze sono inaccettabili, che sono alla stregua di arcani da svelare a beneficio dei posteri?
Zona Franca avrebbe voluto interpretare il ruolo della sibilla cumana e trascrivere arcani su foglie di palma poi disordinate dal vento, e invece si limita a svelarlo, l’arcano: perché l’Istituto G.B Nicolosi di Paternò non ha rimosso l’albero di Natale? Perché ci si ostina, da quelle parti, a far Natale? Lo abbiamo chiesto a Giusi Morsellino, dirigente della scuola. Glielo abbiamo chiesto in una stanza buia puntandole in faccia un bengala, e, per l’occasione, abbiamo indossato impermeabili stropicciati, facce sospettose e fumato molte sigarette con gran profusione di nuvole di fumo perché fosse chiaro, alla signora, che la faccenda era grave. Abbiamo scoperto che il crimine è intenzionale, che il movente è una lodevole iniziativa di natura formativa che fa del rifiuto una forma d’arte. Ecco la sua confessione: ” Abbiamo rinviato di proposito la rimozione degli addobbi natalizi perché in occasione dell’Open-day, il 26 e 27 gennaio, accoglieremo nella nostra scuola gli alunni dei circoli didattici accompagnati da insegnanti e genitori, e in quell’occasione daremo ai bambini l’opportunità di vedere e toccare i prodotti del laboratorio didattico, gli stessi che i nostri ragazzi, nel rispetto dell’ambiente e delle sue risorse, hanno usato a dicembre per abbellire la nostra scuola. Consapevoli del valore formativo e fiduciosi nel risultato positivo di questa iniziativa, abbiamo deciso di condividerla con i nostri piccoli ospiti per i quali è prevista la partecipazione ad un laboratorio attivo di riciclo creativo. Solo dopo si provvederà alla definitiva rimozione degli addobbi che saranno destinati alla raccolta differenziata”.
La dirigente (che ha rischiato di finire in gattabuia) è stata da noi rilasciata, ed è adesso a piede libero.
Cultura e società
I LIONS E I LEO A BIANCAVILLA. “MESOTELIOMA PLEURICO. INCIDENZA E PROSPETTIVE TERAPEUTICHE” UN CAPITOLO ANCORA APERTO
di Alessio Vitanza Una nota di merito va riconosciuta alla conferenza che si è tenuta