Abbiamo chiesto un parere anche a Paolo Salanitri, geologo e docente di matematica:
“Le mie motivazioni sul “SI” sono fondamentalmente legate alla scarsa utilità che il nostro Paese ha da sfruttamenti di questo tipo; infatti solo una minima parte viene utilizzata per il fabbisogno nazionale (1-3%), ed inoltre prolungare la vita operativa delle piattaforme aumenta il rischio di incidenti. In ogni caso se dovesse passare il “SI”,  bisognerebbe anche evitare che le piattaforme poste oltre le 12 miglia possano effettuare la perforazione in orizzontale eludendo questo limite e cioè andando a pescare nei giacimenti posti entro tale limite. Io sono per l’energia rinnovabile specialmente il fotovoltaico e il geotermico, bisognerebbe concentrare gli sforzi economici verso questo settore”.