Non diciamo niente di nuovo se ammettiamo che ormai il posto fisso è una chimera. In nome della flessibilità e delle esigenze di mercato assistiamo di continuo alla fuga di cervelli, un esodo incontrollato che arricchisce le altre nazioni delle nostre eccellenze. Per chi vuole rimanere, l’unica chance è industriarsi, inventarsi un lavoro, partendo magari dalle risorse e dalle peculiarità del territorio. Ma anche in questo caso è più facile a dirsi che a farsi soprattutto per quei giovani che non possono contare su riserve economiche e che difficilmente hanno accesso al credito bancario.
Ci sono però quelli che hanno un’idea, quelli che trasformano una passione in un sogno, o almeno ci provano. Zona Franca ha scelto di raccontare la storia di 4 giovani, Matteo, Gianfranco, Santi e Antonio, tutti tra i 22 e i 26 anni; quattro amici che da quindici anni condividono i momenti più belli della loro vita con lealtà e serenità. E se è vero che dalla tradizione nasce la migliore innovazione, a loro spetta il merito di averlo messo in pratica. Una sera per caso, al bar come direbbe Gino Paoli, decidono di creare qualcosa di nuovo, vogliono scommettersi, dimostrare che anche loro ce la possono fare. Da una ricetta della nonna che produceva, per uso domestico un digestivo, nasce Lumìa, l’amaro al limone che sta riscuotendo un successo strepitoso. “Nel periodo natalizio” racconta Gianfranco “mentre eravamo seduti a un bar, abbiamo pensato di sfruttare la ricetta della nonna di Matteo, lei sarebbe stata entusiasta e noi almeno potevamo dire di averci provato”. Sarebbe stato più semplice, come fanno tanti, andare fuori e cercare un lavoro, ma i 4 giovani imprenditori di lasciare la loro terra proprio non ne vogliono sapere; c’è un legame molto forte che a volte ci costringe a rimanere radicati su quest’isola.
“Potevo tranquillamente continuare l’attività della famiglia” considera Matteo “ma non l’avevo creata io; ho avvertito dentro di me l’esigenza, il desiderio di creare qualcosa ex novo, forse una sfida con me stesso, e in questo viaggio ho scelto gli amici di sempre”.
Da un po’ di tempo promuovono la loro creazione nei locali, un porta a porta faticoso ma che porta frutto.
La chiave per aprire il cassetto dei sogni spesso è una buona idea e la tenacia di realizzarla e portarla avanti. E questi ragazzi ci dimostrano che il cassetto dei sogni si può aprire. A loro Zona Franca augura il miglior successo e ai tanti giovani di trovare la chiave e l’entusiasmo, per aprire il loro cassetto di sogni.
Dalla tradizione nasce la migliore innovazione. La storia di 4 giovani imprenditori
Non diciamo niente di nuovo se ammettiamo che ormai il posto fisso è una chimera.