Con un lungo comunicato 8 consiglieri dell’assise civica di Paternò (Valore, Mannino, Faranda, Rau, Messina, Sciacca, Fallica, Furnari) chiedono la convocazione straordinaria del Consiglio Comunale, in seduta aperta per discutere sulle nuove tariffe servizio idrico integrato, il bilancio AMA e spese pazze e incarichi professionali.
” Considerato il clima pesante che si respira attorno alla questione del caro acqua in città, riteniamo necessario fare alcune considerazioni. L’introduzione del nuovo sistema (imposto dall’Unione Europea) della tariffazione a consumo -secondo cui l’acqua si paga in proporzione all’effettivo utilizzo – ha consentito di eliminare le distorsioni tipiche del vecchio sistema del “minimo impegnato”, per cui il pagamento della tariffa avveniva a prescindere dai quantitativi di acqua “prelevati”, finanziando in tal modo gli spreconi ma anche tutte quelle famiglie a basso reddito ed elevato numero di componenti (costituendo una sorta di ammortizzatore sociale). Per questo ben venga il nuovo sistema che premia l’utilizzo ragionevole di un bene prezioso e scarso qual è l’acqua, limitando in tal modo gli sprechi e incentivandone l’uso parsimonioso, ma senza dimenticare che l’acqua è un bene pubblico che va garantito a tutti, anche alle utenze economicamente disagiate che non possono permettersela. Per questo ci saremmo aspettati una gestione più oculata della municipalizzata che gestisce il servizio, che invece di garantire un servizio di qualità al costo più basso, così come previsto dalla legge, si è “avventurata” in una serie di spese discutibili che si riverberano inevitabilmente sulle bollette dei consumatori finali.
Solo per citare qualche esempio, acquisto di 18 divise da lavoro per un importo che supera i €10.000, incarichi e consulenze € 22.000 (il doppio rispetto al 2014), trasporto acqua a Sferro € 38.000, manutenzione rete idrica € 150.000, pulizia dei locali €18.000, la nomina ingiustificata di 2 componenti esterni nel cda, con costo annuo di oltre 36.000€, nonostante la normativa consentisse all’Amministrazione di utilizzare senza ulteriore aggravio dei costi, dipendenti comunali, o ancor meglio un amministratore unico.
Considerato che il Presidente Bottino non ha ritenuto opportuno e necessario sottoporre all’attenzione del Consiglio Comunale le nuove tariffe del servizio idrico integrato che le erano state inviate dal presidente della municipalizzata Ama spa, dott. Giuseppe Rapisarda, prima che le stesse venissero approvate dall’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico, limitando in tal modo la funzione di indirizzo e controllo propria dell’Assise Civica comunale. La legge infatti, attribuisce all’Autorità delle acque “funzioni attinenti alla regolazione e al controllo dei servizi idrici” , ovvero la definizione dei costi ammissibili e dei criteri per la determinazione delle tariffe a copertura di questi costi, competenze in tema di qualità del servizio, verifica dei piani d’ambito e predisposizione delle convenzioni tipo per l’affidamento del servizio. Obiettivo dell’Autorità è dunque quello di definire attraverso una regolazione stabile, certa e condivisa, un sistema tariffario equo e trasparente, che garantisca gli investimenti necessari, un servizio efficiente e di qualità, e la tutela dei clienti finali, anche salvaguardando le utenze economicamente disagiate.
Ciò dunque non impedisce al Consiglio Comunale, organo rappresentativo della volontà popolare, di definire, in ossequio al principio dell’isoricavo, le tariffe del servizio idrico integrato, da sottoporre poi all’autorizzazione dell’Autorità delle acque, per l’approvazione finale;
Considerata l’importanza dell’argomento e i forti malumori che ha generato, riteniamo inoltre utile e opportuna la convocazione di un Consiglio Comunale in seduta aperta, al fine di consentire ai cittadini di partecipare al dibattito politico ed esprimere considerazioni e proposte, in ossequio al principio della partecipazione democratica;
Per questi motivi riteniamo necessario fare chiarezza sulla vicenda, invitando il Sindaco a venire a relazionare in Consiglio Comunale sull’attuale gestione della municipalizzata, il sistema tariffario, gli investimenti, gli sprechi e le spese pazze che hanno determinato gli esosi importi delle bollette pervenute ai cittadini”.
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