Il cuore è un organo fondamentale per la vita di un uomo, la presenza del battito è presenza di vita.
É un suono, il tum-tum del cuoricino, ciò che si aspetta durante una visita medica per una mamma in gravidanza.
L’ ascolto di quel cuore così piccolo, nel petto di un bambino non ancora nato, è di fondamentale importanza perché potrebbe mostrare dei piccoli difetti.
Dall’analisi del suono cardiaco è possibile rilevare delle anomalie che, grazie a numerosi e recenti studi, oggi è possibile rimediare.
Le cardiopatie congenite sono le anomalie più frequenti alla nascita e rappresentano la causa del 25% delle morti perinatali e del 50% della mortalità infantile dovuta a malformazioni congenite.
É chiaro, quindi, che controllare il cuore di un feto è di estrema importanza e, nei casi più rischiosi, l’ ecografia morfologica non basta. A volte è necessario uno studio più approfondito, mediante una ecocardiografia.
Zona Franca ha chiesto lumi a tal proposito al cardiologo pediatra Elio Caruso operante al Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo – Taormina (Me).
Di cosa si tratta esattamente?
L’ ecocardiogramma è un esame accurato che dura dai 20 ai 40 minuti se la posizione del bimbo in pancia e’ ottimale. Esso studia l’ anatomia del cuore del bambino nel pancione, fornendo dati più approfonditi sulle strutture anatomiche del cuoricino. Si esegue solitamente tra le 19 esima e la 23esima settimana, quando cioè il cuore avrà delle dimensioni adeguate e soprattutto periodo massimo entro cui è possibile una interruzione volontaria di gravidanza
Perché sottoporsi all’ ecocardiografia fetale?
Grazie a questo strumento è possibile riconoscere le cardiopatie complesse, identificare e trattare eventuali aritmie e avere soprattutto la possibilità di intervenire adeguatamente non solo alla nascita ma addirittura anche prima del parto mediante farmaci specifici somministrati alla mamma. La diagnosi precoce aiuta anche a programmare un parto in un ospedale con una equipe adatta a gestire le emergenze neonatali
Chi fa questo esame?
La reale differenza tra queste e le altre ecografie ostetriche sta nelle caratteristiche del medico esaminatore che deve essere un esperto in cardiologia fetale e pediatrica.
Il dott. Elio Caruso aggiunge che è fondamentale sottoporsi a questo tipo di controlli così da facilitare al meglio il parto e la gestione del nascituro.
Le tecniche ormai sono sempre più raffinate e specializzate, e grazie a queste è possibile limitare i rischi ancor prima della nascita del bambino. Oggi siamo più fortunati di un tempo: abbiamo nelle nostre mani il potere di riuscire a interagire e intervenire su un bambino non ancora nato, questa è la forza della medicina e della scienza all’ avanguardia.
Comunque l’esame definitivo che chiarisce tutti i dettagli anatomici soprattutto anche le piccole malformazioni e le malformazioni evolutive non visibili in pancia , riferisce il dr Caruso , è l’esame eseguito al bambino alla nascita. La visita cardiologica , l’elettrocardiogramma sono ormai diventati degli esami fondamentali per la sana crescita di un bambino.
Ecocardiografia: agire su un cuore non ancora nato
Il cuore è un organo fondamentale per la vita di un uomo, la presenza del