Ha il nome di un romanzo di Italo Calvino – Le città invisibili – l’Associazione che promuove una nuova iniziativa socio-culturale che fa di Paternò un luogo di incontro e confronto. Si tratta di un’iniziativa locale ma di ampio respiro regionale e nazionale. Le città invisibili è un laboratorio di idee che debutta il 20 maggio (alle 18.30 alla Biblioteca G.B. Nicolosi) con un dibattito su “Cattolicesimo e democrazia” (tema che riguarda la storia d’Italia e l’attualità. Lega passato e presente ed è utile per proiettarsi in maniera nuova verso il futuro), con protagonisti di rilievo nazionale del mondo della cultura, della religione, della storia politico-culturale. Sarà questo il primo evento di una serie di dialoghi con i protagonisti della Sicilia e dell’Italia contemporanea. A relazionare il primo incontro Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e reggente della diocesi di Messina, oltre che intellettuale, teologo, scrittore, coordinatore culturale – in collaborazione con il cardinale Ravasi – del “Cortile dei Gentili” (prestigioso luogo culturale del mondo cattolico a livello internazionale); l’artista-artigiano Barbaro Messina, bene culturale vivente (inserito nelle Eredità immateriali della Regione Siciliana), e Pierluigi Castagnetti, storica figura del cattolicesimo democratico italiano, leader dell’associazione “I Popolari” (ultimo segretario segretario del Partito Popolare, esponente, con ruoli di primo piano, nella Margherita e nel Pd, è ex vicepresidente della Camera dei deputati). Al dibattito illustrerà le fasi più significative della storia italiana.
I lavori verranno introdotti dalla presidente dell’associazione culturale “Le città invisibili”, la prof.ssa Gaetana Tomasello; interverrà il presidente del consiglio comunale di Paternò, Laura Bottino. Ogni dibattito sarà introdotto da un breve componimento poetico del cantastorie-poeta Turi Marchese. I lavori verranno moderati e coordinati dal giornalista Salvo Fallica.
Il dibattito, così come tutte le iniziative de “le città invisibili”, muove da uno spirito culturale e sociale al di sopra delle parti. E vuol essere da stimolo per una riflessione culturale libera e critica.
“D’una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda” – Italo Calvino.