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Il mare continua a essere una tragedia per gli immigrati. La storia di Favour ci commuove

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Il piccolo viso nigeriano di Favour ha fatto il giro del mondo e ha commosso tutti noi presi dalla fretta della quotidianità, ingolfati e, spesso, indifferenti alla mole di informazioni che la cronaca passa.
Nove mesi, Favour, sbarcata a Lampedusa – orfana della madre incinta, morta per le ustioni provocate dal carburante del gommone che trasportava i profughi. Ha fatto naufragio quel gommone e una donna è riuscita a salvare la piccola, che adesso sta bene, sorride e gioca, e non sa nulla della sua piccola vita che ha già conosciuto una grande tragedia. È accudita dalla direttrice del centro di accoglienza di Lampedusa e domani sarà trasferita a Palermo in una struttura specializzata che ospita neonati.
Sono piovute richieste di adozione da ogni parte, e Favour potrà essere adottata appena il giudice darà il via libera.
Il mare diventa luogo di morte in questo nostro secolo così progredito, e liquido. E vorremmo indignarci se servisse a qualcosa, ma l’indignazione senza l’azione è vana, come tante parole.
Zona Franca augura ogni bellezza alla piccola Favour, e a quanti come lei vivono il naufragio.

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