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CATANIA- Il Palazzo della cultura ospita oggi Maurizio Molinari e il suo nuovo libro "Jihad – Guerra all'Occidente"

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Sarà presentato oggi,  mercoledì 8 giugno 2016, alle ore 18, nella sala conferenze “Concetto Marchesi”, nel Palazzo della Cultura in via Vittorio Emanuele n. 121, il sindaco di Catania e il giornalista Nino Milazzo dialogheranno con l’autore Maurizio Molinari, direttore del quotidiano “La Stampa”, sul suo ultimo libro “Jihad – Guerra all’Occidente”. Modererà il giornalista Salvo Fallica.
Il libro di Molinari, attento osservatore del mondo islamico, spiega perfettamente quello che sta avvenendo non solo in Medio Oriente o nel Nord Africa. Chiarisce in maniera inequivocabile e puntuale che siamo di fronte ad un conflitto di civiltà che si consuma all’interno del mondo musulmano e vede i maggiori contendenti puntare a unificare l’Islam sotto la propria egemonia, adoperando nei confronti del proprio nemico il termine takfiri – apostata – al fine di privarlo di legittimità, emarginarlo, sconfiggerlo e in ultima analisi eliminarlo. Avere tale grande guerra sull’uscio di casa significa per l’Europa doverla affrontare, perché il massacro di Parigi, e non solo quello, dimostra che può essere invasa e diventare teatro di combattimenti. Molinari cerca di porre rimedio alla grave ignoranza di noi europei: non conoscere quel mondo, i suoi meccanismi, i suoi protagonisti; non avere le idee chiare dei sentimenti di quella gente, del loro sentire e del modo, per loro, normale di comportarsi. Molinari non solo spiega e precisa con cura e attenzione ma avverte e ammonisce. L’incipit del libro non lascia dubbi: «Abbiamo i barbari alle porte di casa. Vogliono portare il terrore nelle nostre città, decapitare i passanti, stravolgere la vita di milioni di persone, obbligarci a rinunciare alle libertà civili e precipitarci in un Medioevo sanguinario. A muoverli è l’ideologia della jihad, la volontà di combattere gli “infedeli”, di imporre su ognuno la versione più estrema e intollerante della sharia, la legge islamica».
Maurizio Molinari, giornalista e scrittore, ha 51 anni, dall’1 gennaio 2016 è il direttore responsabile del quotidiano La Stampa.
Ha studiato all’Harris Manchester College di Oxford e all’Università ebraica di Gerusalemme e si è laureato in scienze politiche nel 1989 e in storia nel 1993 all’Università La Sapienza di Roma. È giornalista dal 1984, professionista dal 1989.
Vive a Torino, è sposato dal 1994 ed ha quattro figli (due coppie di gemelli), tutti nati a New York.
Dal 1997 lavora per La Stampa, di cui è per oltre un decennio (2001-2014) corrispondente da New York. Lo è stato, anche se per poco tempo, da Bruxelles e da Gerusalemme.
Ha scritto anche su testate come L’Indipendente, L’Opinione, Il Tempo, Il Foglio, Panorama; collabora con La7 (dove è stato ospite fisso di Otto e mezzo, al tempo condotto da Giuliano Ferrara), RaiNews24, Sky TG 24 e Tg5.
Tra il 2000 e il 2015 Molinari è stato uno scrittore prolifico, con una media di un saggio pubblicato all’anno. Il suo libro Il Califfato del terrore (2015) è presentato da Roberto Saviano come il libro che «Tutti dovremmo leggere».
Il 26 novembre 2015 viene nominato nuovo direttore de La Stampa di Torino al posto di Mario Calabresi. Molinari è affiancato da Massimo Russo (Wired) come condirettore.