L’estate ha ormai bussato alle porte anche se pare incerta, e in noi s’innesca l’irrefrenabile desiderio di cambiare pelle: ci piace cambiare colore, dare al pallore invernale una nota ambrata e calda. Tuttavia dobbiamo dare alla pelle il tempo di abituarsi al sole e mettere in atto i suoi meccanismi di difesa. L’esposizione deve essere molto limitata e aumentata gradualmente nei giorni successivi. Noi, non essendo specialisti del settore, abbiamo preferito rivolgerci alla dermatologa Lia Musumeci per avere dei validi consigli e sfatare anche alcuni miti.
- Prima di esporsi al sole è necessario mettere dei filtri solari e rinnovare la protezione ogni due ore.
- Sarebbe utile la terapia sistemica con integratori a base di beta carotene e licopene per la protezione della pelle e degli occhi che ha effetto foto protettivo e aiuta anche a mantenere più a lungo l’ abbronzatura.
- I nei non vanno controllati solo prima dell’ esposizione solare, ma sempre e se si vedono delle anomalie sarà opportuno rivolgersi al dermatologo e successivamente al chirurgo.
- Per tenere d’occhio i nevi (termine tecnico) si può utilizzare il metodo: ABCD. Asimmetria; Bordi; Colore e Dimensione. In realtà vi sarebbe anche la E di Evoluzione, ma riguarda il medico.
- L’abbronzatura superficiale dei primi giorni è dovuta alla riserva di melanina già disponibile ed è destinata a sparire rapidamente. Solo dopo 10 giorni circa si inizia a formare una abbronzatura duratura. Non è vero che più si sta al sole più ci si abbronza: la produzione di melanina ha un limite.
- È opportuno rinnovare i filtri solari di anno in anno perché col tempo perdono le loro proprietà protettive. Vanno preferiti i prodotti resistenti all’acqua.
- Quando si sta al sole non vanno utilizzati profumi, deodoranti o prodotti per il trucco: potrebbero lasciare macchie antiestetiche sulla pelle o scatenare reazioni allergiche dovute alla fotosensibilizzazione.
- Le ore migliori per esporsi al sole sono quelle del mattino: 8-11, e del tardo pomeriggio, dopo le 17. Evitare le ore più calde della giornata, dalle 12 alle 15. E applicare il fattore protettivo almeno mezz’ora prima di esporsi al sole per consentire ai principi attivi di passare attraverso lo strato superficiale della pelle. Inoltre, l’applicazione sulle labbra riduce il rischio di herpes.
- Diffidare sempre del preparato casalingo che promette una abbronzatura rapida e intensa. La fantasia nell’inventare prodotti abbronzanti naturali non ha limiti: si va dalla birra, ai succhi di carote, alle emulsioni di olio e limone, alle creme a base di essenza di bergamotto. Ricordate nessuno di questi prodotti contiene sostanze che agiscano da filtro per le radiazioni solari con il risultato che sono quasi sempre causa di ustioni solari.
- Dopo l’esposizione al sole la pelle deve essere idratata perché si mantenga elastica.
Buona estate!