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Lettera aperta del Consigliere Ciatto: "Alcuni soggetti politici si ergono a paladini per ricostruire il vecchio sistema di potere che ha causato l'attuale declino"

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta del Consigliere Giancarlo Ciatto:
“Egregio Direttore,
approfitto dello spazio autenticamente democratico che la sua testata mi offre per fare alcune considerazioni ed indirizzare questa mia lettera aperta, non soltanto ad un interlocutore preciso, ma all’intera opinione pubblica – la quale – ha il diritto di conoscere le posizioni degli attori politici in campo. E non per influenzare o farsi influenzare, quanto perché la “rappresentanza politica”, e la democrazia rappresentativa (oggi fortemente in crisi)  che ne è una diretta conseguenza, vivono nella misura in cui il rapporto tra la classe dirigente e  l’opinione pubblica è vivo.
La mia posizione rispetto all’attuale Sindaco ed alla sua amministrazione è nota da tempo. Il Fallimento è totale e riguarda tutti i settori della pubblica amministrazione. La Città, negli ultimi cinque anni, ha fatto degli enormi passi indietro; la sua economia è al collasso, l’ordine ed il decoro urbano sono inesistenti, la situazione della burocrazia è drammatica. La Città di Paternò soffre l’inconsistenza di chi la governa. E questa inconsistenza si inserisce nella crisi più generale che tutti i comuni italiani stanno attraversando.  
Questo non significa, a mio modo di vedere, che la Città abbia bisogno di soluzioni semplici, di populismo e di strumentalizzazioni – da parte del politicante di turno – della sacrosanta rabbia ed indignazione dei cittadini. La campagna elettorale si avvicina e pare che vi siano in giro molti “Masaniello” che vorrebbero cavalcare la “protesta” ed il malcontento diffuso. Tra questi “Masaniello” vi sono persone che hanno già governato Paternò, ricoprendo diversi ruoli,  negli ultimi 15  anni ed hanno contribuito con le loro azioni ed i loro scontri di potere al progressivo declino della nostra comunità.  Per non parlare di quanti soggetti politici dell’Ancien Régime si celano dietro ipotesi di “nuovismo politico”. In questo quadro, si inseriscono le legittime rivendicazioni del Movimento Cinque Stelle, al quale dico con rispetto ed umiltà, che in un sistema democratico complesso, ed in una Città frammentata come la nostra, chiudersi a qualsiasi forma di dialogo, è un errore strategico e politico di rilievo.
Io, e diversi soggetti politici, non soltanto tra i consiglieri comunali, abbiamo fatto una scelta coraggiosa e forte abbandonando la compagine governativa perché in aperto contrasto con scelte che abbiamo ritenuto – e riteniamo – sbagliate per la Città. Ma quello che vedo io, in questo momento, è la ricostruzione, probabilmente intorno  ad alcuni soggetti politici che vorrebbero ergersi a paladini del popolo, e che scambiano il populismo con la popolarità, di un vecchio sistema di potere che ha governato questa Città per dieci anni ed ha posto le basi, con la pratica del clientelismo e del malgoverno, per il declino attuale. Sistema di potere diffuso che tenta e tenterà di tornare ad essere monolitico ed unito.
Qualsiasi democratico, qualsiasi progressista e moderato illuminato, qualsiasi uomo di buona volontà, non può non scorgere questo rischio.
Faccio un appello al Sindaco Mauro Mangano! “Rimuova” la sua figura dalla contesa politica! E’ diventata troppo divisiva, senza futuro, rischia di essere soltanto auto-distruttiva. Ritiri la sua candidatura e consenta l’apertura di un cantiere di autentico rinnovamento. Non frapponga il proprio orgoglio – che può pure starci – all’interesse generale della Città. Il pericolo di un ritorno al passato più buio, è oggi più concreto che mai.
Grato per la sua ospitalità, porgo Cordiali Saluti”.
 
Giancarlo Ciatto.

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