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Adesso si sceglie il proprio futuro

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Domani sarò ciò che oggi ho scelto di essere” diceva James Joyce. E per tanti  giovani  che hanno conseguito il diploma di scuola secondaria superiore, la scelta di proseguire gli studi e di iscriversi all’università non è affare di poco conto se da questa scelta dipende il loro futuro, la possibilità di trovare lavoro e di acquisire conoscenze e competenze in grado di soddisfare le proprie aspirazioni. Nel mare magnum delle proposte formative dei vari atenei, la scelta diventa sempre più difficile, complicata ulteriormente dai test di accesso alle varie facoltà, che normalmente hanno poco a che vedere con i programmi svolti nel percorso di studi appena concluso.
La scelta diventa così sempre più intuitiva che ragionata , con risultati spesso deludenti che si concretizzano con un alto tasso di abbandono per gli immatricolati al primo anno. Tra abbandoni, studenti inattivi e fuori corso, le stime sono davvero alte.
Non esiste una strategia da seguire per la scelta di un percorso universitario; di certo chi ha intenzione di iscriversi all’università deve dedicare sufficiente tempo e molta attenzione alla scelta del corso di studio da seguire e della sede universitaria nella quale frequentarlo, sia perché si tratta di una scelta economicamente impegnativa, sia perché altrimenti rischia di andare ad aumentare il numero degli studenti universitari e di laureati che sono delusi dagli studi intrapresi.
Oggi alcuni studenti, a prescindere dalle inclinazioni e dalle aspirazioni, si orientano verso quelle che vengono definite lauree “spendibili”: titoli che consentono l’accesso a concorsi eterogenei e che offrono maggiori possibilità di inserimento nel mondo del lavoro; in un frangente di difficoltà economica e occupazionale come quello che stiamo vivendo.
Un recente studio ha dimostrato che a compiere la scelta dell’università sono sempre più spesso le famiglie, almeno a giudicare dal  numero sempre crescente dei genitori che accompagnano i figli agli open day proposti dai vari atenei. Ragazzi mammoni?  Niente affatto. I genitori oggi sono molto più partecipi di un tempo alle scelte dei figli, ed è un fatto positivo, perché sottolinea la crescita di una dimensione relazionale che porta a una maggiore attenzione ai percorsi di vita dei ragazzi, purché  non si sfori nell’iperprotezione e nel tentativo di imporre scelte poco consone alle attitudini dei figli.
Zona Franca si chiede come scelgono i nostri ragazzi il loro percorso universitario e quali sono i loro timori. Pertanto ha dato voce a 4 giovani maturandi:
 Costanza BORDONARO (Liceo Classico “M. Rapisardi)) : “ Affascinata dalla “scienza imperfetta” ho deciso di iscrivermi alla facoltà di Medicina e  Chirurgia. La mia scelta non è stata di certo fatta a cuor leggero: diventare medico significa intraprendere una professione faticosa, non tanto perché è difficile curare le malattie, quanto perché è difficile lavorare con altri esseri umani. Eppure è stato proprio il fattore umano a convincermi a scartare tutto il resto. Gli studi classici da cui provengo hanno instillato in me l’amore per l’humanitas, e io ritengo che impiegare i propri studi e il proprio impegno nel prendersi cura degli uomini, pur consapevole dell’incertezza e della fallibilità, sia il coronamento più coraggioso per la mia pulsione. Purtroppo sono proprio gli stessi studi classici, in questo momento, a rivelarsi per me il limite maggiore, perché non mi garantiscono  la formazione adeguata per superare i test di ammissione. mi rendo conto che questa sarà la prima delle difficoltà che dovrò affrontare vivendo. Coi libri in mano la sfida al test si è appena aperta.
Carlotta Costanzo (Liceo Linguistico “F. De Sanctis”) : “Scegliere una facoltá universitaria non è quasi mai semplice e la paura di sbagliare è grande e inoltre dover coinciliare cosa dice la mente e cosa ti suggerisce il cuore è  più complicato di quello che sembra. Adesso che sto finendo il liceo è arrivato anche per me il momento di decidere cosa fare nella vita. Da sempre la mia passione è stata quella di studiare le lingue e di stare a contatto con culture diverse dalla mia perchè sono convinta che conoscerle sia qualcosa di magnifico che ti permette di sentirti ancor meglio parte del mondo e ti fa vedere la realtà a 360 gradi. In questi cinque anni, studiare le culture di diversi paesi ha fatto in modo che mi avvicinassi a una delle più belle espressioni di esse che è l’arte. Ho deciso di continuare questo mio percorso, iscrivendomi all’Universitá di Pavia dove riesco a mettere insieme la mia passione per le lingue e il mio amore per la storia dell’arte. Sono consapevole che per seguire il mio sogno devo allontarmi dalla Sicilia, dalla famiglia e dai miei amici, ma il fatto di avere il loro sostegno mi dà l’energia giusta e il coraggio necessario per fare un passo così grande. Mi auguro che questa sia la scelta giusta, che l’entusiasmo e la voglia di conoscere siano sempre al massimo e di riuscire a raggiungere con l’impegno necessario i miei obbiettivi”.
 Gabriele Scavo (Liceo Scientifico “E. Fermi”) : “Da un po’ di tempo a questa parte ho deciso che alla fine degli esami di maturità sceglierò l’università di scienze delle produzioni agrarie e alimentari. La scelta è dovuta per lo più al fatto che sin da piccolo sono sempre stato attaccato alla terra, soprattutto grazie a una piccola proprietà a gestione familiare che possediamo. Un’altra motivazione che mi ha spinto a incanalarmi verso questa via è la mia visione del futuro: io penso infatti che il mercato agricolo ha bisogno di nuovi innesti e di nuove vie per l’innovazione. Il mio obiettivo essenzialmente, alla fine del percorso universitario, sarà quello poter risollevare le sorti della nostra Sicilia, ormai defraudata, riportando al vero valore i frutti della terra. Ovviamente la paura c’èperché la scommessa è veramente difficile da vincere, ma bisogna provarci, senza timore, sapendo che le difficoltà saranno molte”.
Alessio Barbaro Chisari (ITE “G. Russo) :Dopo il diploma ho scelto di iscrivermi alla facoltà di Ingegneria informatica; la mia scelta è dipesa dal fatto che mi incuriosisce molto il mondo da tale punto di vista. Mi preoccupa la difficoltà del piano di studi ma visto che è un corso che mi stimola, credo che dopo un primo approccio e dopo aver preso coscienza di ciò che sto studiando, riuscirò ad ambientarmi adeguatamente.
Zona Franca augura a tutti i ragazzi, che muovono i primi passi verso il loro futuro, di portare a termine al meglio il loro percorso e di renderci fieri di loro. In bocca al lupo.