Ancora violenza sulle donne. Stavolta la vittima è una sedicenne di Motta Sant’Anastasia che ieri sera nel suo appartamento nel quale vive con il suo convivente e la figlia di 5 mesi è stata pestata a sangue dal padre e dallo stesso convivente. Dopo averla accusata di avere una relazione con un altro ragazzo, spalleggiato dal padre della ragazza, arrivato in casa proprio per punire la figlia per la “malefatta”, ha iniziato a percuoterla con pugni e schiaffi riducendole il volto in una maschera di sangue. Solo la pronta reazione della ragazza che, chiudendosi in bagno, è riuscita a chiedere aiuto al 112, mentre il padre tentava di sfondare la porta, ha consentito l’arrivo sul posto di una pattuglia della locale Stazione che, entrata nell’appartamento, ha potuto ammanettare gli energumeni e liberare la vittima. Dopo aver affidato la figlioletta alla propria madre, la ragazza è stata immediatamente accompagnata all’Ospedale SS Salvatore di Paternò (CT). Visitata dai medici del Pronto Soccorso è stata riscontrata affetta da “minima diastasi dell’articolazione alla base delle ossa proprie del naso, ferite escoriate al collo ed al viso”, con una prognosi di gg.25 e costretta a permanere in ospedale sotto osservazione per ulteriori esami specialistici. Il giudice, che ha curato il giudizio per direttissima, ha disposto gli arresti domiciliari per il padre e l’allontanamento immediato del convivente dalla casa della ragazza con divieto assoluto di avvicinamento alla stessa.
Cultura e società
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di Alessio Vitanza Una nota di merito va riconosciuta alla conferenza che si è tenuta