Spalti pieni al campetto dello Spirito Santo per l’ARDIZZONE CUP, in particolare per la finale dello scorso 18 luglio.
Possiamo affermare con soddisfazione: buona la prima. L’ARDIZZONE CUP, torneo 5 vs 5, si è svolto nell’arco di circa un mese. Molti i giovani i paternesi, e non solo, che hanno assistito all’evento sportivo nella chiesa dello Spirito Santo. Il torneo è stato promosso da uno staff competente nel settore, sotto la supervisione di padre Salvatore Alì. 16 le squadre partecipanti, che si sono confrontate in una prima fase a gironi, fino ad arrivare alla finale che ha visto di fronte sul campo di gioco dello Spirito Santo “Quei bravi ragazzi”, capitanati da Simonluca Castelli, contro il “Frank Team” di Piano Tavola, capitanato da Valerio La Cava. Quest’ ultimo ha battuto gli avversari per 8 a 4 vincendo il torneo. Soddisfatto il parroco per la riuscita dell’attività promossa da: Gabriele Scavo, Jack Milazzo, Giuseppe Musumarra, Orazio Licari, e l’arbitro Adriano Panebianco. I premi in palio erano diversi e, in particolare le coppe, sono state acquistate con l’aiuto di alcune attività di Paternò, da “Ai portici” a “Metamorfosi” passando per “Isola Bella”.
“Siamo molto felici che tanti giovani sono venuti ad assistere all’evento – così ha detto padre Salvatore Alì – lo staff ha lavorato bene e sono contento per la riuscita del torneo. A nome di tutta la parrocchia li ringrazio; speriamo di replicarci anche l’anno prossimo”. “Ringraziamo tutti i partecipanti e gli spettatori: pensavamo di formare un torneo con massimo 10 squadre; superare le nostre aspettative è stata la cosa più bella. Il nostro obiettivo – ha aggiunto lo staff – è crescere sempre di più negli anni rendendo l’ARDIZZONE CUP una realtà affermata nel contesto paternese, cercando di coinvolgere sempre di più la città. Dobbiamo ringraziare tutti gli sponsor, compresa la testata di questo giornale che ha fatto da media partner”.
La festa di chiusura torneo si è conclusa con buona musica, spumante e fuochi d’artificio, lasciando a tutti un bel ricordo.

Cultura e società

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