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Un verso e un incipit, Mark Strand ed Elvira Seminara

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Tutti abbiamo delle ragioni
per muoverci
io mi muovo
per tenere assieme le cose
Mark Strand – Poesie
 
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NOTA
Mark Strand, poeta e narratore newyorkese, morto nel 2014. Premio Pulitzer. Lucido, asciutto ed essenziale. “Nulla è il destino di chiunque”. Con un verso ampio scrive l’assenza, la sottrazione, la nostalgia dimenticata e il bisogno spaesato di sopravviversi. “Mi svuoto della mia vita e rimane la mia vita”.
 
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Rinforza sempre l’ultimo punto: doppio tratto su e giù. Taglia di netto il filo così non si scucirà, e tutto resterà concluso e resistente. Le cicatrici che si riaprono trascinano anche gli altri punti, e tutto si sfilaccia. Rinforza l’ultimo e chiudi, e non tirare troppo il filo. L’ho imparato adesso, mentre guarivo.
 Elvira Seminara – Atlante degli abiti smessi
 
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NOTA
 Elvira Seminara giornalista e scrittrice catanese. Esile nella forma, massiccia nel contenuto. Atlante è il titano che regge il mondo sulle sue spalle. Atlante è la prima vertebra cervicale, sostegno della nostra testa. Qui atlante è un sacco di vita che passa per un inventario di vestiti nei quali riconoscersi, dai quali imparare. Qui c’è il bisogno di strappare e ricucire i giorni. La scrittura è fresca e visionaria. Lo sguardo è quello di chi sa guardare le cose rotte e farle azzurre. “Se sei triste, spostati (…) e quando non puoi essere bella, sii almeno meravigliosa”.

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