Riceviamo e pubblichiamo la nota con la quale la Presidente del Consiglio Comunale di Paternò, Laura Bottino, interviene sul decreto che di fatto estingue l’IPAB “Salvatore Bellia”:
Povera Paternò, come ti hanno ridotta!!!
Egreg. Direttore,
sento il dovere di intervenire sul decreto del Presidente della Regione On. Rosario Crosetta con il quale in data 7 novembre 2016 fissa l’ESTINZIONE dell’IPAB Salvatore Bellia, per esprimere con chierezza e forza la mia opposizione verso questo provvedimento scellerato, inaccettabile, incomprensibile, privo di ogni logica.
Nel decreto, citando la nota commissariale prot. 509 del 26/9/2016, si leggono le conclusioni del commissario regionale che afferma che “l”IPAB Salvatore Bellia PARREBBE essere stata gestita in maniera impropria …”.
Ma il Presidente On. Crocetta sa che la gestione dell’IPAB è stata della Regione???
Sa che il suo indebitamento è riconducibile agli anni in cui la stessa Regione Siciliana ha di fatto amministrato l’IPAB di Paterno’ attraverso propri dipendenti nella qualita’ di Commissari e Presidenti consentendo da un canto l’indebitamento dell’Ente, autorizzando l’accensione di mutui per alimentare la spesa corrente con conseguenti onerosi rate di ammortamento, nonche’ di pesanti
scoperture di C.C. e dall’altro riducendo via via i finanziamenti a copertura dei disavanzi di cui alle note leggi 71/82 e 65/53?
Sa che l’assenza di un intervento organico della Regione, nel corso degli anni, per procedere ad una riforma del settore secondo le attuali esigenze dell’utenza debole ha condotto all’attuale situazione di difficolta’ degli Enti?
Sa che tale decisione comporterà certamente il dissesto del Comune di Paternò?
Sa che i lavoratori, che con professionalità, impegno, hanno continuato a lavorare nonostante avanzassero decine e decine di stipendi, che rischiano insieme alle loro famiglie di essere buttati in mezzo alla strada, senza che chi poteva si sia preso cura di loro?
Sa che cosa comporterà tale decisione da un punto di vista sociale, assistenziale ed economico per la nostra Comunità cittadina, che è già stata derubata, anche dalla politica Regionale, praticamente di tutto?
Dove sono i deputati, gli assessori Regionali che nei mesi scorsi sono venuti a fare passerella, con “politici” locali al seguito, illudendo lavoratori e cittadini, quegli stessi “politici” locali che nei decenni precedenti sostenevano i politici regionali che hanno ridotto l’IPAB cosi com’è?
Mi chiedo: cosa ha fatto il Sindaco di Paternò e la sua amministrazione, che con nota prot. 27194 del 6/09/2016, riceveva comunicazione dell’ dell’avvio del procedimento di estinzione?
Il Consiglio Comunale, da me Presieduto, nella sua totalità, che non ha alcun potere su questi temi, ha fatto tutto quanto potesse essere fatto per porre al centro dell’attenzione il problema.
Basta con gli slogan fine a se stessi.
Non basta e forse neanche serve dire “io sono Salvatore Bellia” a difendere questo ente e i suoi lavoratori; occorre opporsi con forza e a tutti i livelli.
Per questo chiedo alla politica e anche alla città di esprimere un chiaro, determinato e coraggioso NO verso questo insopportabile e inammissibile provvedimento.
Paternò 17/11/2016
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