ZonaFranca

"N'zuppilu N'zuppilu" di Giuseppe Condorelli incanta il pubblico

Autore:

Condividi

Piacevole e riuscita la presentazione di N’zuppilu N’zuppiluWet through di Giuseppe Condorelli, venerdì 13 gennaio scorso nella sala lettura della biblioteca G.B. Nicolosi di Paternò. Presente alla serata l’assessore alla cultura del Comune di Paternò, Valentina Campisano.
L’autore – che si occupa di insegnamento, di critica letteraria e teatrale e promuove da anni eventi culturali, ha spiegato che il dialetto delle sue poesie è il dialetto che usa nella quotidianità. Ed è questa lingua prima, questa lingua di dentro che spesso – quando si fa pensiero (“sta rannuliata/ di paroli/ ca fanu notti/ ca fanu friddu.”) – si sente il bisogno di riversare su carta. La raccolta ha il doppio testo in inglese, “lo vedo solo come un segno della modernità dei tempi che viviamo. Un passaggio di lingua che è passaggio attraverso le esigenze di questo tempo nostro”, spiega Condorelli .
Angelo Scandurra – editore e poeta -è intervenuto per dire della bellezza dei suoni e del senso dei testi. Il sindaco Mauro Mangano, in qualità di relatore, ha analizzato la varietà dei temi presenti nel testo, e fra questi la memoria forte e presente degli affetti famigliari. ” È una poesia nata nei cortili, negli angoli dei cortili… ‘nta gnuni”. Nei cortili, e negli angoli, c’è tanto di quello che siamo e ci portiamo dietro, spesso come filosofia minima di vita. Una vita nella quale forte è il bisogno di credere alla parola, e forte – al tempo stesso – l’esigenza della fisicità di una prova che ci rassicuri sul nostro esserci per gli altri, e di più per coloro che amiamo, “Attagghiu a tia/ non finisciu mai”.