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Elezioni amministrative, il sindaco Mangano : "Avanti semplicemente"

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Ieri pomeriggio – nel salone conferenze della Biblioteca G.B. Nicolosi di Paternò – il sindaco in carica, Mauro Mangano, ha ufficializzato la sua ricandidatura alle prossime elezioni amministrative, aprendo la campagna elettorale, che sarà “breve ma intensa” ha affermato in riferimento al confronto che auspica con i cittadini.
L’assessore ai servizi sociali, Salvatore Galatà, ha introdotto il momento, accennando al lavoro svolto dall’amministrazione Mangano in questi cinque anni, sottolineando che si è trattato di una serie di azioni che daranno frutto nel lungo periodo. Ha invitato i presenti ad andare avanti insieme per andare lontano, e ad “evitare la fiera dei sogni” verificando la fattibilità dei programmi di tutti i candidati. L’assessore alla cultura, Valentina Campisano ha ricordato e illustrato le battaglie culturali portate avanti, nonostante la carenza di fondi, e i risultati raggiunti (fra questi il recupero del Piccolo Teatro, restituito alla sua dignità). Ha preso la parola anche Nerina Palazzolo, presidente del Comitato “Mamme in Comune”, che ha sottolineato come la collaborazione cittadini-amministrazione abbia ben fruttato nel loro progetto “Differenziamoci” per l’educazione ambientale.
Mauro Mangano ha raccontato la gioia per aver potuto, fra tante difficoltà oggettive, portare avanti una serie di progetti, e riuscire a realizzarne alcuni (ha citato, fra gli altri, la questione rifiuti,  i Gal, la sicurezza degli edifici scolastici, i lavori al Parco Giovanni XXIII meglio noto come Parco del sole, il centro diurno per i disabili, il recupero dell’ospedale e del Castello Normanno). La gioia, nonostante la rabbia per il frangente difficile sul piano economico, di essere riusciti a restituire a Paternò la posizione di rispetto che merita. “Non si vota il candidato – ha affermato – si vota chi riesce a compattare più forza collettiva, chi riesce a vivere ogni emozione che la politica porta con sé”. Ha ricordato che cinque anni fa la speranza era quella di mettere la politica, una politica fuori da logiche di partito, al servizio della città e dei cittadini. Ed è questa stessa speranza che lo porta a scommettersi ancora, e ad andare “avanti semplicemente”.

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