Riceviamo e pubblichiamo dall’amministrazione comunale di Paternò .
A poco più di una settimana dalla celebrazione del ventennale di SiciliAntica Paternò, il bilancio è positivo anche sul piano motivazionale sul sempre proficuo operato dei volontari dell’associazione. Un momento topico, nel corso dei festeggiamenti è stato quello dedicato ai due studiosi che sin dagli albori dell’associazione, quando ancora il gruppo doveva costituirsi in sezione, e la voglia di scoprire meraviglie archeologiche e storiche insospettate iniziava ad accedersi, si sono messi a disposizione con impegno.
L’Amministrazione comunale ha deliberato un riconoscimento di merito culturale per Laura Maniscalco, dirigente della sezione Archeologica della Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali di Catania, e per Brian McConnell professore associato del dipartimento di Arte Visiva e Storia, della Florida Atlantic University.
E’ stato il sindaco Mauro Mangano che ha consegnato l’attestato di riconoscimento agli “Illustri archeologi che hanno fatto conoscere Paternò nel panorama archeologico internazionale”. Con loro, gli scavi iniziati nel 1994 hanno assunto un carattere scientifico, rispetto ai tentativi precedenti legati alla tradizione letteraria e storica e agli scavi occasionali. Un contributo, dunque, quello della Maniscalco e di McConnell che ha consentito di avere oggi un patrimonio ottimamente catalogato. Un interesse per il territorio paternese che il primo cittadino Mangano, con la sua Giunta, ha voluto premiare.
Ringraziamenti ed elogi non sono mancati, ovviamente, nei confronti dei responsabili e dei volontari di SiciliAntica Paternò, il cui operato in questi anni è culminato per quel che concerne i ritrovamenti archeologici nel Museo civico “Gaetano Savasta”, per quel che attiene, invece, le ricerche antropologiche nel “Museo della Civiltà contadina”.
All’apertura dei festeggiamenti il sindaco Mangano, prendendo parte ai vari eventi in cui si articolavano le celebrazioni, ha evidenziato la rilevanza di quest’associazione di volontariato culturale per il territorio: «Una realtà importantissima. Già quando si festeggiano i vent’anni, significa che è un’attività che ha avuto continuità, tenacia, che è stata portata avanti da persone con una passione reale, per cui non è stata una vicenda effimera della nostra città.
Soprattutto ho voluto esserci, non solo per festeggiare SiciliAntica, ma ciò che SiciliAntica ha portato alla città di Paternò. Siamo in un Museo che ha una forza, – trovandosi nel Museo civico ha indicato le prerogative– un valore per i reperti archeologici che ci sono, per come sono stati presentati alla città, in tante occasione, anche nella forma della didattica, della proposta seria. Ed è diventato, grazie a SiciliAntica, un punto di forza dell’offerta turistica: spesso viene visitato e apprezzato da persone che vengono da fuori.
Se SiciliAntica – ha proseguito Mangano– non avesse supportato gli scavi, se gli scavi non avessero suscitato l’interesse della Sovrintendenza e degli archeologi del nostro territorio, non avremmo avuto questo Museo. Oltre a questo, gli scavi più recenti, nella zona di San Marco, delle Salinelle a quelli sulla Collina, hanno portato ad un’attenzione culturalmente elevata sulla nostra città, che certamente con i soli nostri sforzi non avremmo saputo produrre».
Bilancio positivo per le celebrazioni anche da parte del presidente di SiciliAntica Mimmo Chisari, che ha ricordato i momenti più significativi: «Il ventennale di SiciliAntica è stato celebrato in tre giornate, il clou la serata del 9, quando sono intervenuti in molti: sopraintendenti e autorità regionali, i capi d’istituto con cui collaboriamo nei progetti con i ragazzi, e tanti altri ospiti, insomma una bella serata. Contemporaneamente in mattinata al Museo archeologico “Gaetano Savasta” si ritrovavano diversi giovani per osservare i reperti e per imparare nozioni spiegate da altri ragazzi, poco più grandi, che hanno appreso determinati contenuti nell’ambito di alcuni progetti. C’è stata anche un’interessante mostra itinerante “Sicilia Amara”, che sarà esposta a Castelmola in occasione del G7, in cui si mette in risalto come l’incuria danneggi i beni monumentali e culturali».
Ha sottolineato, inoltre, l’importanza della trasmissione della conoscenza il presidente comunale di SiciliAntica, Chisari, che da anni dà un contributo notevole anche con i sui numerosi scritti alla diffusione storico- culturale, favorendo il collegamento della realtà locale a quella nazionale.
«La cooperazione di vari studiosi, ognuno nel rispetto delle proprie competenze– ha specificato Chisari- e l’interdisciplinarità nella ricerca hanno portato ai risultati che si possono osservare adesso». Gli studi storici e quelli archeologici si arricchiscono mutuamente, fornendo un quadro più esaustivo del glorioso passato della città di Paternò.
Cultura e società
I LIONS E I LEO A BIANCAVILLA. “MESOTELIOMA PLEURICO. INCIDENZA E PROSPETTIVE TERAPEUTICHE” UN CAPITOLO ANCORA APERTO
di Alessio Vitanza Una nota di merito va riconosciuta alla conferenza che si è tenuta