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Chiusura INPS. Botta e risposta tra Naso e Mangano

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Sulla questione INPS a Paternò è polemica. Nei giorni scorsi il candidato sindaco Nino Naso aveva inviato una nota stampa in cui accusava la politica locale di non aver saputo mantenere l’importante agenzia a Paternò , non rendendosi disponibile ad offrire in comodato d’uso i locali comunali, arrecando una grave danno ai cittadini. “Dopo l’ospedale- si legge nella nota di Nino Naso – intendono toglierci anche l’agenzia Inps. Un altro scippo alla città perpetrato nel silenzio della politica. Apprendo infatti che l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (Inps) ha proposto al Comitato Regionale di approvare il Piano di riorganizzazione delle strutture Inps in Sicilia entro il 30 aprile. Questa decisione, guarda caso, si tradurrebbe in un nuovo ed enorme danno per Paternò e i paternesi. Questo Piano, infatti, prevede la chiusura delle agenzie di Paternò e Adrano e il loro contestuale trasferimento nella nuova sede di Bronte, che ha offerto in comodato d’uso la disponibilità dei locali comunali, al contrario del comune di Paternó che non si è attivato per rendere disponibile una struttura idonea. Paternò perderebbe così la sua agenzia che si trasformerebbe in un semplice “Punto clienti”, realizzato probabilmente tramite uno sportello all’interno di locali comunali. Ciò significa che tutti coloro che giornalmente avranno necessità di avviare pratiche all’Inps saranno costretti a recarsi a Bronte, potendo utilizzare lo sportello di Paternò soltanto per piccole consultazioni. Dopo il depotenziamento dell’ospedale “Ss. Salvatore”, adesso ci vogliono togliere anche l’agenzia Inps. Una decisione calata dall’alto che si tradurrà in disagi e ulteriori costi per l’utenza paternese. Un’altra sconfitta per una politica ed un’Amministrazione comunale che dormono mentre la città viene letteralmente smantellata.
Pertanto chiedo a tutte le forze cittadine di unirsi per evitare la chiusura dell’agenzia Inps di Paternò, trovando una soluzione che possa essere coerente con gli obiettivi tracciati dall’Istituto di previdenza, ma che allo stesso tempo non penalizzi sempre e solo i paternesi. Mentre gli altri continuano a riempirsi la bocca di promesse io sono già in campo per impedire quest’altro scippo alla nostra città. Chiedo ai miei concittadini il loro indispensabile sostegno in questa battaglia di civiltà”.
Non si fa attendere la replica del primo cittadino Mauro Mangano : “Sembra una polemica montata ad arte quella relativa agli uffici Inps del territorio di Paternò. Una nuova strumentalizzazione politica elettorale”. Respinge con forza l’accusa di essere distratto anzi «lo stare dormendo» rispetto al problema, considerato che già dallo scorso anno il primo cittadino ha dato disponibilità ai responsabili di usufruire di locali comunali.
Porta la data del 6 giugno 2016, il documento che comprova queste affermazioni all’indirizzo del direttore dell’Agenzia territoriale Inps di Paternò, Antonio Gagliano. L’oggetto della missiva non lascia dubbi: “Disponibilità di assegnazione locali all’Agenzia territoriale INPS di Paternò”. I locali, di proprietà del Comune, sarebbero stati, già a quel tempo, individuati in zona Ardizzone. Nella lettera non si fa cenno ad una chiusura della sede paternese, ma addirittura in una successiva si parla di ampliamento. Ribadendo la volontà di una proficua collaborazione tra i due enti il sindaco Mangano nell’ottica di rendere un servizio migliore ai cittadini paternesi, chiede ulteriori delucidazioni circa il cambiamento prospettato, fermo restando che si tratterebbe di un problema di sede e costi eccessivi che non ne consentirebbero il mantenimento dell’affitto.
Il dialogo con l’Inps e i suoi responsabili è stato cercato dal Sindaco in tempi non sospetti, periodicamente ha sollecitato notizie sul trasferimento degli uffici ed ha ottenuto solo informazione frammentarie, sembra che occorrerebbero gli spazio per tre unità, però non si accenna ad una chiusura o ridimensionamento degli uffici e trasformazione in Point. Che la questione da parte dell’Inps nei confronti dell’Amministrazione comunale e della collettività paternese vada chiarita sembra assodato. Per questo motivo il primo cittadino Mangano ha inviato un’altra missiva, all’indirizzo della direzione regionale, dove oltre a ribadire la disponibilità dei locali chiede chiarimenti sui servizi ai cittadini. Nella lettera inviata, viene chiesto con urgenza un incontro finalizzato all’approfondimento delle modalità di realizzazione dell’ampliamento dei servizi, come da loro precedentemente comunicato, le peculiarità di questi servizi istituzionali ai cittadini paternesi, e le forme di collaborazione dei due enti, Comune e Inps.

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