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“Nome in codice Ares” : il caporale maggiore Andrea Adorno racconta la sua esperienza militare

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L’incontro con l’autore, il caporal maggiore capo Andrea Adorno, si svolgerà all’interno della “Biblioteca comunale G.B. Nicolosi”
Venerdì 28 aprile, alle 10, nella sala conferenze della Biblioteca comunale “G.B. Nicolosi”, il caporal maggiore capo dell’Esercito italiano, Andrea Adorno, Medaglia d’oro al valor militare, presenterà il libro sulla sua esperienza militare “Nome in codice Ares”, scritto con lo storico Gastone Breccia. All’incontro con l’autore interverranno tra gli altri il colonello Luigino Cerbo, comandante della Caserma Sommaruga, il primo cittadino di Paternò, Mauro Mangano, il consigliere comunale Salvo Comis.
Il libro, edito da Mondadori, narra le vicende di un militare in missione di pace in terre dove ancora la minaccia della guerra è reale e incombente. I timori, il senso di insicurezza che una situazione del genere determina, ma soprattutto l’attaccamento ai valori quali la patria, lo spirito di gruppo, l’onore e il senso del dovere sono gli elementi che emergono con forza dal testo a rendere palesi anche le motivazioni dell’assegnazione al caporal maggiore capo Adorno della Medaglia d’oro. L’operazione, in cui si è distinto rischiando la propria vita per la sicurezza dei suoi compagni, è avvenuta in Afghanistan a Bala Morghab, il 16 luglio del 2010. La descrizione dei momenti topici nella motivazione letta al momento della consegna dell’onorificenza, il 4 novembre del 2014 a Roma, davanti al Vittoriano o Altare della Patria alla presenza dell’allora presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano:
“Il Caporal Maggiore Scelto, Alpino paracadutista, nel corso dell’operazione “Maashin IV”, mirata a disarticolare– come riporta il testo della motivazione-  l’insurrezione afghana, conquistato l’obiettivo, veniva investito con la sua unità da intenso fuoco ostile. Con non comune coraggio e assoluto sprezzo del pericolo, raggiungeva d’iniziativa un appiglio tattico dal quale reagiva con la propria arma all’azione dell’avversario. Avvedutosi che il nemico si apprestava ad investire con il fuoco i militari di un’altra squadra del suo plotone, non esitava a frapporsi tra essi e la minaccia interdicendone l’azione. Seriamente ferito ad una gamba, manteneva stoicamente la posizione garantendo la sicurezza necessaria per la riorganizzazione della sua unità. Fulgido esempio di elette virtù militari. ​ 
Un curriculum di tutto rispetto quello del caporal maggiore capo Andrea Adorno: per nove anni ha prestato servizio al 4° Reggimento alpini paracadutisti “Monte Cervino”; è stato impegnato diverse volte in operazioni all’estero, tra cui i Balcani, l’Iraq e l’Afghanistan; dal 2011 è entrato a far parte del 62° Reggimento fanteria “Sicilia”; è sposato e padre di due bambini.