( foto di Roberto Fichera).
Dal primo all’ultimo giorno di questo mese, i credenti rendono onore alla Madre Celeste. I paternesi, nei secoli, annoverano il culto alla Madonna sotto vari titoli, ma nel mese di maggio, come i nostri nonni anche molti di noi, volgiamo la nostra devozione tutta per la Madonna della Consolazione, a cui affidiamo le nostre intenzioni, per ricevere benedizione e grazie. Come ogni anno, ricco è il calendario liturgico che precede la festa, che come tradizione cade l’ultimo sabato ovvero il 27 e domenica 28 maggio.
Dopo la solennità del 60° della consacrazione del Santuario (1956-2016) ricorre quest’anno il 50° anno (1967- 2017) della presenza dei padri orionini a Paternò, al servizio del Santuario e della comunità paternese. Arrivati a Paternò per volontà del benefattore Michelangelo Virgillito, dopo aver chiuso la tormentata vicenda con i padri domenicani. Per rendere solenne questa lunga e fedele presenza degli orionini, a servizio della Madonna è stato istituito un anno giubilare con Indulgenza Plenaria per tutto il 2017.
Celebrare un anno giubilare in onore a San Luigi Orione sottolinea il direttore don Vito Mandarano, “Significa fare memoria grata del passato, guardare con gratitudine il passato, per vivere con passione il presente e guardare con fiducia il futuro”. Mezzo secolo di presenza della congregazione di San Luigi Orione a Paternò sono da considerarsi una grazia del Signore per i religiosi che hanno operato nel Santuario e nel convitto, prima per orfani poi per seminaristi di scuola media per la comunità di Paternò. Si è proprio vero, in questi 50 anni tutti i sacerdoti e religiosi hanno seminato il bene nel cuore di tutti i ragazzi e i fedeli della Madonna, hanno seminato Gesù Risorto con la predicazione della Parola di Dio e i sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucarestia.
Anno Giubilare aperto ufficialmente lo scorso 19 gennaio con una solenne celebrazione presieduta dal direttore provinciale dell’opera orionona don Aurelio Fusi, l’economo provinciale Walter Groppello don Vito Mandarano e molti sacerdoti del XII° vicariato, nonché don Antonino Nicolosi parroco diocesano della vicina Nicolosi, ex allievo (1973-1976) dell’Istituto.
Altro momento di comunione per la comunità orionina di Paternò è i devoti del Santuario è stata la solennità del Dies natalis di san Luigi Orione, il 12 marzo, con gli esercizi spirituali praticati dall’ex direttore Gaetano Ceraolo.
La festa della Madonna della Consolazione, quest’anno più che mai, è farcita da molte iniziative, come il triduo in onore di San Luigi Orione. Dal 14 al 16 maggio svolgimento del triduo, apertura domenica con la premiazione del concorso “Don Orione uno strano prete” riservato alle scuole di primo grado. Grande la partecipazione di alunni, domenica mattina il santuario è stato invaso di ragazzi accompagnati dai genitori e insegnanti. Hanno stravinto i ragazzi dell’Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani”. Il 15 maggio, un interessante dialogo ecumenico tra il vescovo orionino, don Giovanni D’Ercole vescovo di Ascoli Piceno e il rabbino il dott. Gabriele Spagna, capo della comunità ebraica della Sicilia orientale, per trattare il tema “Solo la Carità salva il mondo”. Nel giorno della festa di San Luigi Orione il 16 maggio, messa solenne in Santuario, presieduta da Mons. Giovanni D’Ercole già segretario particolare di papa Giovanni Paolo II. Il 24 maggio, II° pellegrinaggio delle scolaresche di Paternò a seguire, come da decenni, il pellegrinaggio delle comunità parrocchiale per rendere omaggio alla Madonna della Consolazione. Il preludio della festa, sarà la lunga notte Mariana e la Messa dell’Aurora per i molti devoti che giungeranno a piedi da ogni parte. Nel pomeriggio di sabato la solenne processione, quest’anno prevede la sosta davanti al nosocomio S.S. Salvatore. Mentre domenica 28 maggio il Pontificale alle ore 19.00 a chiusura della festa, sarà celebrato da S.E. Salvatore Gristina vescovo metropolita della diocesi di Catania, con il direttore generale della Piccola Opera della Divina Provvidenza don Tarcisio Vieira.
Cultura e società
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