Si è tenuta nei locali dell’ospedale SS. Salvatore di Paternò, la prima riunione di Giunta dell’Amministrazione Naso.
Ciò a volere sottolineare l’importanza riservata dal sindaco alla dolente questione del continuo depotenziamento del presidio ospedaliero cui da tempo è sottoposta la struttura. Un processo di impoverimento progressivo al quale il sindaco è deciso in tutti i modi ad imporre uno stop.
Per farlo non esiterà a mettere in campo ogni provvedimento affinché si ristabiliscano innanzitutto le funzioni al completo del laboratorio d’analisi, che, da qualche giorno, ha subito il trasferimento di alcuni macchinari chiave presso il vicino ospedale di Biancavilla.
Presenti, oltre agli assessori, il dottor Giuseppe Spampinato, direttore sanitario degli ospedali di Paternò, Biancavilla, Bronte e il direttore del distretto Giuseppe Torrisi.
Malgrado le iniziali affermazioni reciproche circa la volontà di collaborare in sinergia tra l’azienda ospedaliera e la nuova Amministrazione, il confronto è stato via via sempre più acceso e dibattuto, con un sindaco che ha, con energia, rivendicato il diritto della città ad avere un servizio sanitario eccellente che possa tornare ad essere il punto di riferimento per i paternesi e non solo.
Il direttore sanitario ha esordito presentando un quadro che prevede, nei giorni prossimi, il trasferimento della Cardiologia in alcuni ambienti al secondo piano della struttura monoblocco e in cui sono già in corso i lavori. Ciò per consentire la realizzazione di un punto prelievi, dotato di macchinari di più modeste dimensioni, negli attuali locali della Cardiologia.
Difficile il compito del direttore che ha dovuto fronteggiare le affermazioni incalzanti di alcuni medici tendenti a dimostrare la non affidabilità, per il nosocomio paternese, di un semplice punto prelievi d’urgenza che preveda l’effettuazione degli esami altrove: sarebbe un processo spezzettato e lacunoso, con tempi dilatati, che inevitabilmente comprometterebbe il funzionamento di reparti importanti per tutto l’ospedale. Ad aggravare la situazione, la notizia che importanti macchinari del laboratorio d’analisi sono già stati trasferiti a Biancavilla.
Rimane il fatto che dalle funzioni del laboratorio d’analisi dipendono le attività di altre vitali sezioni del SS. Salvatore.
Forte il messaggio ribadito dal sindaco Naso che intende interpellare sulla faccenda qualsiasi autorità sovrapposta alle locali.
Non si capisce chi ha disposto il trasferimento dei macchinari; non si capisce perché non si adibiscano al laboratorio d’analisi alcune parti dell’edificio che potrebbero contenerlo al completo, a detta degli addetti ai lavori. Naso ha concluso affermando per l’ennesima volta che “l’azienda ospedaliera può contare su ogni forma di collaborazione da parte dell’Amministrazione ma che il laboratorio d’analisi deve essere subito ripristinato in toto come d’altra parte dettato dal piano sanitario della struttura. Non possiamo tollerare ulteriori tagli alla Sanità, non lo possiamo permettere come amministratori e come cittadini, non faremo passi indietro. Saranno presentate proposte concrete all’Azienda ospedaliera circa l’utilizzo di alcuni locali utili al laboratorio d’analisi. Se l’Azienda non formulerà risposte risolutive concrete, l’Amministrazione provvederà, con i propri tecnici, a vedere quanti locali chiusi esistono e quali possono essere utilizzati per contenere il laboratorio di analisi “
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