Tornare in campo, tornare alla normalità. È il desiderio di tutti, il desiderio di tornare a “vivere” perché l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus ha letteralmente stravolto la vita di tutti, bloccando ogni meccanismo, ogni ingranaggio del vivere quotidiano. Anche lo sport si è fermato, come tutto, del resto. Anche per quel Paterno’ che, a pochi passi dalla meta, ha dovuto bloccare la sua corsa . La salute prima di ogni cosa, ci mancherebbe. Ma si sa, ogni domenica, specialmente sui social, è evidente la scottante nostalgia che sorprende tifosi e sportivi, ma anche dirigenti e calciatori che si chiedono, costantemente: che ne sarà di questa stagione? Abbiamo chiesto al vice presidente del Paternó Calcio, Marco Tripoli. “ Ci piacerebbe tornare a giocare perché il desiderio è di vincere in campo come è giusto che sia ma la situazione non è facile. Nel caso in cui, ipotesi plausibile, data l’entità della pandemia, non dovesse sbloccarsi, ritengo sia più giusto che la stagione termini con la promozione delle prime due classificate del girone in serie D e la sola retrocessione dell’ultima. Nel frattempo dobbiamo solo aggrapparci alla speranza che, presto, si possa tornare alla normalità, si possa tornare in campo, stringerci in un forte abbraccio e ripartire piú forti e uniti di prima. Quella del Paternó Calcio è stata una stagione straordinaria, numeri da record, vittorie incredibili e dense di emozioni. Primi in classifica, imbattuti in tutte le competizioni, una tifoserie invidiabile ed una città che grazie anche ai nostri ragazzi , pian piano è tornata sugli spalti affezionandosi alIa nostra realtá e guardando il Paterno’ Calcio non più come ricordo lontano di un passato glorioso.”

Ipotesi, questa, condivisa dal massimo dirigente rossazzurro, Ivan Mazzamuto, che, in questo momento di grande scoramento, evoca ricordi positivi per le soddisfazioni raccolte sino allo stop imposto dall’emergenza sanitaria mettendo in risalto, allo stesso tempo, quanto importante sia l’apporto dei tifosi rossazzurri, anche loro, protagonisti in prima linea dei successi traguardati dalla squadra. “Adesso, la speranza e l’augurio più grande, è quello di tornare a riabbracciarci, piú uniti di prima. Questi momenti di grande difficoltà e sacrifici sicuramente ci porteranno , domani, ad apprezzare di piú ogni singolo momento, attimo della nostra quotidianità”.