Che l’Italia sia un Paese di inventori, di eccellenze in tutti i settori e con il maggior numero di maker, è una verità innegabile; che le idee, ai tempi del Covid-19, diventano un volano per la solidarietà è una piacevole sorpresa che ci fa ben sperare. Il maker in questione si chiama Davide Giordano, 27 anni, paternese d’origine, ma già cittadino del mondo. Ha frequentato la facoltà di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Catania e da autodidatta ha iniziato il suo percorso nel settore della manifattura additiva (stampa 3D). Dopo importanti collaborazioni con l’Università, con la start up catanese Kanèsis e nel team di Eco Hybrid Katanè per la Shell Eco Marathon nel 2017, Davide si specializza nel settore dei materiali ingegnerizzati per la Stampa 3D al fianco del Prof. Ing. Gianluca Cicala e approfondisce i suoi studi in Australia alll’RMIT di Melbourne, una delle 5 migliori università al mondo. Rientrato in Italia, concluso il tirocinio, dopo la realizzazione in 3D di una valvola per un respiratore realizzata da Isinnova , si trova a collaborare con Air Factories, una piattaforma web no-profit che nasce con lo scopo di raccogliere le richieste per Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) provenienti dagli ospedali, dai reparti Covid19 e dagli enti di controllo territoriale. Ricevuta la richiesta i makers si attivano per la realizzazione dei dispositivi: tra i più richiesti in questo momento ci sono le visiere protettive. Insieme a e Amos Teri e Andrea Evola, oggi Davide coordina il progetto in Sicilia . Abbiamo chiesto a Davide Giordano quali caratteristiche ha la visiera protettiva realizzata in 3D.
“Il prototipo di visiera che stanno utilizzando gli utenti di AirFactories è stato progettato dall’ing. Andrea Evola e successivamente revisionato dal team tecnico di AirFactories apportando alcune aggiunte suggerite da diversi medici di alcuni ospedali italiani. I tratti distintivi sono: il sistema antiappannamento, l’ estrema leggerezza (appena 21 grammi), la facilità di sostituzione dello schermo trasparente, l’ ergonomia, i punti di presa esterni per evitare contagi, i punti di incastro per le tute monouso in forza ai reparti covid. Per quest’ultime abbiamo inoltre preferito attenzionare l’aspetto ecologico utilizzando un materiale eco-sostenibile e riciclabile derivato dall’amido di mais”.
A sostenere i costi di realizzazione ci pensano gli stessi utenti e gli sponsor che sostengono l’iniziativa.
Un’idea brillante che ad oggi ha permesso di offrire gratuitamente a molti ospedali, compreso il SS. Salvatore di Paternò, dispositivi di protezione individuale come le visiere, che rappresentano un valido aiuto per contrastare l’emergenza Covid-19. Al SS. Salvatore sono state consegnate 70 visiere, realizzate da Davide Giordano e Vincenzo Iaquinagelo.
Davide ha un sogno: “Mi piacerebbe vedere una città più di larghe vedute e al passo con i tempi, ma purtroppo o per fortuna i giovani come me non aspettano”.
Noi invece ci auguriamo che le scelte politiche ed economiche della nostra terra siano più celeri e più efficaci della disillusione che pervade l’animo dei nostri giovani.