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Gestori palestre e personal trainers incontrano il sindaco Naso

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In evidente stato di apprensione i gestori delle palestre di Paternò (come del resto d’Italia) che nei giorni scorsi hanno incontrato il sindaco Nino Naso per manifestare il desiderio di una ripartenza delle attività, nel rispetto delle misure atte a evitare il contagio da Coronavirus. In un lavoro già stagionale, che inizia timidamente a settembre e si conclude all’arrivo delle alte temperature,  la categoria  è stata doppiamente  penalizzata: l’emergenza Covid-19 ha di fatto investito i mesi clou, quelli in cui i praticanti dello sport affollano i centri sportivi. Chiare le richieste di gestori e personal trainer:  si chiede rispetto per una  professione che non rientra semplicemente nella sfera delle attività dedicate al tempo libero, ma che oggi investe una dimensione di benessere a 360°.
Partecipa emotivamente Nino Naso, da sindaco e da sportivo: “Comprendo perfettamente il vostro stato d’animo, la preoccupazione per quelle attività che stenteranno a ripartire è evidente. Da sindaco avvierò una interlocuzione con gli altri sindaci, con la deputazione regionale e nazionale, affinchè si trovi la soluzione per garantire la riapertura dei centri sportivi e la sicurezza per tutti i praticanti. Da parte di questa amministrazione, ci sarà il massimo sostegno per le iniziative che intraprenderete e la totale disponibilità, per ciò che è di nostra pertinenza”. 
Nel frattempo, dall’8 maggio sono riprese le attività sportive individuali, scarse e frammentarie le notizie provenienti dal Ministero dello Sport.  Il ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, ha chiesto il parere del comitato tecnico scientifico, ipotizzando la data del 18 maggio 2020. Per il ritorno alla normalità ci sarà ancora da aspettare. Le ipotesi che circolano per la riapertura di palestre e centri sportivi prevederebbero: percorsi differenziati, segnaletica con nastro adesivo, protezioni in plexiglass e accessi contingentati. Sarà necessaria la sanificazione degli ambienti, da svolgere di pari passo con la rotazione delle persone. Nelle strutture più grandi si potrebbero prevedere ingressi scaglionati,  nelle palestre piccole sarebbe invece necessaria la prenotazione. Addio spogliatoi, le persone dovranno presentarsi già in tenuta sportiva e aspettare il ritorno a casa per farsi la doccia. Queste e altre misure sono al vaglio della Commissione Scientifica, che nei prossimi giorni dovrà dare indicazioni al Ministero.