Zona Franca ha già incontrato il giovane paternese Alessandro Mineo – laureando in odontoiatria e con una grande passione: la musica – e lo fa ancora con piacere, perché ci teniamo ai paternesi bravi che ci fanno onore impegnandosi al meglio nella loro professione e nelle loro passioni.
Il nostro bravo ragazzo (la sua educazione e il suo garbo sono caratteriste incantevoli e molto rare in questo nostro mondo piuttosto rozzo e approssimativo) è al suo primo album, che possiamo ascoltare su tutti i Digital Store: Rughe come strade.
Il titolo, ci spiega, è quello del suo primo singolo (“Il mio pezzo preferito in assoluto”) e si tratta di un testo dedicato al nonno: “Per me è stato come un padre e le sue rughe mi hanno indicato sempre la strada”. Ci sembra un pensiero bello e rassicurante, e lo è due volte perché a concepirlo è un ragazzo di 23 anni; ci viene da considerare che c’è speranza per questa nostra società, se ci sono giovani capaci di apprezzare il valore degli affetti e della saggezza che gli anni e l’esperienza – qualche volta – contengono. Giovani (come Alessandro) che capiscono che viviamo in mezzo alla superficialità e quanto sbagliato sia dare per scontate le cose. Secondo lui, questo periodo surreale che stiamo vivendo a causa del Covid-19, potrebbe essere un momento di riflessione sulla libertà e sui rapporti umani, “e la musica può aiutarci ad evadere, è una compagna fedele, perché non si spegne mai”. La musica offre da sempre la possibilità di ascoltarsi. L’ascolto è conoscenza di sé e degli altri.
L’album di Alessandro contiene quattro brani, La Differenza è una traccia alla quale il nostro artista tiene particolarmente per il messaggio che contiene: “La differenza spinge al superamento dei limiti. Credo che i limiti più grandi stiano dentro ognuno di noi”. Questo ragazzo ritiene che la musica debba farsi portatrice, veicolo di un messaggio: “La musica forse ha un po’ perso questa funzione”, e per questo con la sua musica e le sue parole ci invita non solo a superare i nostri limiti ma anche a non smettere di sognare perché “I sogni fanno la differenza”.