Negli ultimi anni a Paternò, il mese di Marzo, ha rivestito un particolare significato. L’amministrazione comunale, in sinergia con le associazioni al femminile che insistono sul territorio, ha puntualmente stilato un calendario di eventi dedicati alla donna. Mostre, spettacoli, incontri culturali organizzati per parlare del ruolo chiave che la donna ricopre nella società, delle piccole vittorie ottenute e delle tante battaglie ancora da vincere.
L’avvento della pandemia, già nel corso del 2020, ha imposto una forte battuta d’arresto agli ‘eventi di Marzo‘ ma non ha spento l’entusiasmo di trovare soluzioni per festeggiare la ricorrenza. Quest’anno il primo cittadino Naso ha comunicato in anteprima sui social l’iniziativa di piantare un albero di mimosa per omaggiare la figura della donna, il suo impegno civico e la sua innata forza. L’appuntamento lunedì 8 Marzo presso la p.zza Rosario Livatino per l’installazione della pianta simbolo delle donne. Presenti anche il Presidente del Consiglio- Filippo Sambataro- l’assessore Francesca Chirieleison e i consiglieri Patrizia Virgillito, Barbara Conigliello, Orazio Terranova e la dott.ssa Cettina Conti, a capo dei servizi sociali. Nel corso dell’evento le due poetesse Antonella Paparo e Barbara Fallica hanno recitato delle poesie in tema. Un gesto con cui l’amministrazione ha certamente voluto riconoscere l’importanza dell’impegno sociale che molte donne del comprensorio portano avanti con dedizione e volontà altruistica. Ne sono esempio le numerose associazioni al femminile che periodicamente si mettono al servizio della comunità per valorizzare il territorio e prestare voce alle categorie più fragili. A seguire i versi della poetessa Antonella Paparo:
Otto marzo 2021
Vogliamo un futuro che sia migliore,
senza schiavi, né padroni.
Si parla di progresso e poi c’è gente
che muore di fame.
Si fa violenza a chi si ribella,
si minaccia a chi vuole denunciare…
È una vergogna!!
!Questi uomini sono fuori di testa!
Sono corrotti, spietati, sono pericolosi!
Non danno buon esempio
neanche nelle proprie case.
Stiamo attenti, lo diciamo: nel lavoro,
in parlamento, in ogni luogo lo gridiamo!
Siamo stufe, indignate, arrabbiate,
perché quotidianamente ci calpestate,
ma andiamo avanti a denti stretti,
siamo forti e lo dimostriamo,
non usiamo armi, ma discutiamo.
Siamo presenti in tutti i settori,
chi fa l’avvocato, l’ingegnere, il giudice e l’imprenditore.
Orgogliose delle nostre conquiste
e non ci fermiamo, perché alla nostra DIGNITÀ noi ci teniamo!
Sé per te la parità è una minaccia,
dimostri che non sei all’altezza.
Ora come vedi tutto è diverso,
la pandemia ci ha messo in ginocchio e abbiamo paura!
Ma la colpa è solo tua…
Oggi ti chiedo di stare uniti, per avere lo stesso diritto...Antonella Paparo