Si è soliti venire a conoscenza di atti incivili, denunciati da comuni cittadini e non solo, a danno di diverse aree urbane del territorio paternese. Di recente sono stati rinvenuti rifiuti presso il piazzale del Santuario della Madonna della Consolazione, lasciati da chi ha pensato bene di festeggiare una ricorrenza con tanto di torta, spumante e botti senza civilmente smaltirli come di dovere. Un atto deprecabile di per sé con l’aggravante di non mostrare nemmeno rispetto per un luogo destinato al culto. E ancora inqualificabili le denunce di azioni vandaliche a danno delle piante messe a dimora presso vari punti della città, in memoria della scomparsa dello stimato prof. Luigi Carlo Puglisi che tanto impegno ha profuso nelle campagne di sensibilizzazione a tutela dell’ambiente.
A leggere tali notizie verrebbe da pensare che tutto è perduto ma a fronte dei numerosi incivili, con cui siamo costretti a coabitare, ci sono comuni cittadini che spontaneamente collaborano per ripristinare e riqualificare aree cittadine, strappandole all’incuria e al degrado. É il caso del Comitato di quartiere di via Moncada (ai piedi della collina storica) che meno di un anno fa, ha chiesto all’attuale Amministrazione comunale di potersi interessare della manutenzione di un’area destinata a verde pubblico. Uno degli attivisti di quartiere, Franco Pecoraio, ringrazia il Sindaco Naso per la concessione della relativa autorizzazione a prendersi cura della suddetta area. Puntualmente, i cittadini della zona in autonomia, si occupano delle piante ornamentali messe a dimora e della pulizia del luogo. Si autofinanziano per integrare l’area con ulteriori piante, cestini di smaltimento rifiuti e cartelli che invitano i cittadini a mantenere pulita la città. Un semplice impegno che diventa esempio di interesse contro il degrado. Un gesto che se collettivizzato renderebbe più decoroso il nostro comprensorio educando tutti ad avere maggiore rispetto per il luogo in cui viviamo. Spazio in cui si conserva la memoria dei nostri padri, si consuma il nostro presente e crescono i nostri figli.