Il ricordo della strage di Capaci in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta, a distanza di 31 anni rivive al Liceo Statale “F. De Sanctis”.
A partecipare all’incontro, moderato dai prof. Franz Silvestro e Francesca Coluccio- sono stati gli studenti delle classi quinte che hanno incontrato il Capitano del Carabinieri della Stazione di Paternò- Gianmauro Cipolletta e il Maresciallo Carmen D’Angelo, esperta nel contrasto delle violenze di genere. Il focus sulla violenza di genere è stata l’occasione per tracciare la storia di tante donne, alcune legate alla mafia, altre vittime della stessa, altre ancora diventate l’emblema della lotta alla criminalità organizzata. Accanto a queste donne tante altre che invece hanno subìto violenza in contesti familiari: sono mamme, moglie, sorelle, amiche che ogni giorno ricevono gli onori della stampa, spesso quando ormai è troppo tardi. Si ricordano Ilde Terraciano, la sposa bambina costretta a 13 anni a sposare un uomo violento di 30 anni, Giordana Di Stefano uccisa a 20 anni dall’ex compagno con 48 coltellate, Carolina Picchio che a 14 anni sceglie di morire per non subire la vergogna delle sue foto sul web, Lucia Annibali che ancora oggi porta sul volto i segni dell’acido che ha disciolto, insieme alla pelle anche la sua esistenza. L’incontro è stato anche l’occasione per ribadire con forza che non tutto è perduto: si può cambiare, si deve cambiare, attraverso la consapevolezza che parte dalla conoscenza e arriva alle buone pratiche, soprattutto quelle delle nuove generazioni che portano dentro il ricordo di uomini e donne che hanno sacrificato la propria esistenza per renderci liberi.



