di NORMA VISCUSI
Eventi artistici e culturali per celebrare i 100 anni dalla nascita di Alirio Diaz, chitarrista. Relatori e Musicisti al Conservatorio V.Bellini di Catania
Si fa festa nel mondo chitarristico, nel mondo musicale e anche al Conservatorio di Musica V. Bellini di Catania, per i 100 anni dalla nascita di una stella: Alirio Diaz, chitarrista eccelso, persona di rara e profonda bellezza interiore, per ricordarne quel multiforme ingegno, dalle innumerevoli sfaccettature, tutte degne di essere conosciute, menzionate, studiate, ed emulate: letterato, filosofo, scrittore e saggista, clarinettista, sassofonista, tenore e didatta poliglotta, che vestiva magnificamente l’abito dei Grandi: l’umiltà. Di grande carisma, i suoi allievi narrano di una sorta di misticismo durante le lezioni, che erano personalizzate, con un stile maieutico e olistico potremmo dire, poiché tutta la persona veniva chiamata in causa per farsi ed essere “Musica”, con uno strumento che diventa un tutt’uno con il corpo, quasi un suo prolungamento: la malinconica chitarra, melodica, armonica, polifonica, orchestrale. Ad organizzare i “festeggiamenti”, un suo amato e stimato allievo, (come attesta la pagina autografa “DECLARATION”, a corredo delle immagini e a firma di Alirio Diaz): Agatino Scuderi, docente di chitarra dell’ateneo catanese, che ne ha imparato non solo l’arte, la tecnica e lo stile, ma da lui si è lasciato ispirare e formare per alimentare, attraverso la musica, una umanità variegata, composita, già presente e che da embrione è divenuta creatura viva e generante.
Parlo ancora di Agatino Scuderi, del suo modo di suonare e di essere, della coerenza tra ciò che è, e tra ciò che esegue e insegna. Ed è vivo in lui questo ricordo-amore perenne per il Maestro Alirio Diaz, sono vive e calde le memorie, le parole, i sentimenti, i gesti, la musica che a lui lo hanno legato. Un figlio quasi, che ha vissuto momenti di simbiosi col suo maestro, bevendo il nettare di una cultura densa e di una esperienza esistenziale ricca e profonda, di una idea di musica che ha fatto scuola sia per l’alta padronanza tecnica, sia per originalità e intensità di fraseggio, sia per la potenza narrativa delle sue note, in gran parte venezuelane, e delle sue frasi musicali, cosi dialoganti nei diversi piani sonori e nelle sfumature espressive!
Ha imparato il Nostro Agatino Scuderi, ha trovato congeniale la proposta globale di musica e di filosofia di vita, di emozione e nostalgiche memorie affettive: le ha fatte proprie e se ne è distaccato poi, raggiunta la maturità, cercando quelle proprie, come è giusto che sia! Cosi, la festa di compleanno, si è articolata in più giorni, come si conviene alle feste dei reali: 28/ 29/ 30 novembre sono state giornate dedicate alla masterclass, tenuta dal Maestro Finn Elias Svit, danese, persona solare e docente di chitarra dalle grande forza comunicativa.
Venerdì 1 dicembre, presso l’auditorium “Bellini” del Conservatorio, una conferenza su Alirio Diaz, su “L’Uomo e l’Artista”, ha visto alternarsi interventi meritevoli di riflessione: interessanti interazioni con la poesia, il forte legame con l’Italia e le ineludibili radici con quel villaggio in Venezuela da cui partì e che continuò a considerare quasi il centro del suo universo. Non sono mancate forti spinte a dibattiti non solo di carattere artistico e musicale, ma anche di carattere sociale, giacché la biografia di Alirio Diaz di presta a considerazioni antropologiche e culturali, legate anche al triste abbandono delle sale da concerto, nella opulenta e colta Europa, con grandi ricadute sul progressivo decadimento etico e culturale, e le responsabilità istituzionali e multimediali che pilotano la cultura verso un consumismo superficiale, depauperante e avvilente, tema questo, ripreso da Agatino Scuderi alla fine del suo meraviglioso concerto la sera del 2.
Al tavolo dei relatori, dopo la cortese accoglienza e i saluti a nome della dirigenza del Conservatorio, del Maestro Corrado Ratto, coordinati dal Maestro Scuderi, si sono succeduti: il prof. Giuseppe Montemagno, stimato docente di storia della Musica, la prof. Norma Viscusi, pianista, giornalista freelance e critica musicale, nonché docente di scuola secondaria, il noto e stimato dottor Francesco Giordano, giornalista di lungo corso, apprezzato per le sue puntuali recensioni musicali e il Maestro Finn Elias Svit, docente di chitarra di alto livello e con evidenti doti contrassegnate da un sorriso perenne, aperto e accogliente e che la stessa sera ha tenuto un recital, mentre l’apologetica conversazione tra i relatori, si è conclusa con le esibizioni di due bravi allievi del Maestro Agatinio Scuderi: Gioele Notaro e Samuel Vaccaro.
La festa, come già detto si conclude con un magnifico recital di Agatino Scuderi, un programma complesso, difficile che non ha mancato, come ci si attendeva, di rapire l’attenzione e all’un tempo sussurrare un abbandono, che è arresa al suono, alla bellezza, a sua maestà: la Musica. Buon compleanno Maestro!